Dal lanciafiamme all'estintore, la risposta di Guido Bertolaso a De Luca

Usando il parallelismo dell'estintore, Guido Bertolaso accende i riflettori sulle mancate misure di prevenzione in caso di una seconda ondata

Dal lanciafiamme all'estintore, la risposta di Guido Bertolaso a De Luca

Il governo si sta affrettando ad attuare ulteriori strette sui cittadini alla luce dell'incremento dei contagi, sta chiedendo ulteriori sforzi alle attività che da marzo non hanno mai riaperto davvero e ripreso a vivere e di conseguenza ai cittadini che dal lockdown vivono in condizioni di difficoltà. Ma nel momento in cui chiedono sacrifici agli italiani non si prodigano nello stesso sforzo pr agire sugli aspetti che dipendono esclusivamente dall'esecutivo. Guido Bertolaso ha messo in evidenza questa contraddizione portando in diretta a L'aria che tira un estintore, perfetta metafota di quello che sarebbe dovuto succedere ma non è successo nei mesi precedenti.

L'ex direttore del Dipartimento della Protezione Civile si è presentato da Myrta Merlino con un estintore tra le mani: "È questo quello che ci serve in caso di emergenza. È presente in tutti i luoghi pubblici, è l'apparecchio più presente in tutta Italia ma per fortuna il meno utilizzato di tutti, però costa". Guido Bertolaso è stato l'esperto che con i soli finanziamenti privati, ad aprile ha realizzato l'ospedale di Fiera Milano, criticato e osteggiato perché mai riempito al limite della sua capacità. Per fortuna, si potrebbe dire.

L'esperto ha spiegato come in questi casi l'unica parola chiave, quindi l'unica risposta possibile a un'emergenza sia solo una: prevenire. Se la prima ondata ha colto l'Italia impreparata, tanto che si è parlato di uno tsunami sanitario che si è abbattuto con violenza sul nostro Paese, per il possibile ritorno ci saremmo già dovuto far trovare pronti. Oggi, invece, c'è grande paura per quello che potrebbe succedere tra qualche settimana, mentre la Lombardia sembra reggere bene. Quell'ospedale, nel parallelismo di Guido Bertolaso, è l'estintore della Lombardia in caso di una seconda ondata di ampie dimensioni, per sollevare gli ospedali del territorio dal peso delle terapie intensive e dei ricoveri Covid.

E infatti, se la regione lombarda al momento sembra reggere l'urto, il merito è anche di quella struttura così tanto criticata, che sta svolgendo egregiamente il suo lavoro. "Abbiamo una capacità di resilienza che nessun altro popolo al mondo ha. Nei primi mesi di questo dramma totale nessuno è stato perfetto, in Lombardia l'errore più grande è stato quello di sottovalutare all'inizio", ha spiegato Bertolaso. Il sistema lombardo in questo momento è tra i più funzionali e a differenza di altri non mostra criticità. Guido Bertolaso non lo nomina mai, ma nel suo discorso il protagonista è Vincenzo De Luca: "Se all'inizio il commettere errori era giustificato, ora non più.

Tutti sapevamo che a ottobre l'epidemia sarebbe ripartita, non ci vuole il Nobel per la medicina, si sono cullati sugli allori e hanno pensato alle elezioni regionali". L'ex direttore del Dipartimento della Protezione Civile chiude con una bordata al veleno: "Io mi domando cosa hanno fatto fino ad ora".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica