Haribo, le caramelle gommose prodotte da schiavi in Brasile

Un documentario intitolato "The Haribo Check" ha fatto luce sulla triste verità delle pratiche di lavoro nell'ambito della loro produzione

Haribo, le caramelle gommose prodotte da schiavi in Brasile

Sono le caramelle più colorate del pianeta. Ma gli orsetti gommosi della Haribo, tanto amati dai bambini, nascondono però una storia dai colori decisamenti più cupi. Un documentario intitolato "The Haribo Check" ha fatto luce sulla triste verità delle pratiche di lavoro nell'ambito della loro produzione.

Le condizioni degli animali

L'azienda tedesca sarebbe dipendente dal lavoro di persone sfruttate dai loro fornitori in Brasile. E non solo. In Germania farebbe affidamento ad allevamenti in cui gli animali sono ammassati uno sopra all'altro, senza acqua, coperti di ferite e talvolta costretti a dormire accanto a cadaveri del proprio genere. Tutto questo per produrre, appunto, la gelatina delle caramelle, che viene ricavata dal grasso animale.

Gli schiavi brasiliani

Forse ancora più inquietanti sono le immagini di quello che sembra essere il lavoro di questi schiavi di oggi mostrato nel documentario. Le scene descrivono condizioni di lavoro crudeli nelle fattorie brasiliane e nelle piantagioni che producono la cera di carnauba, che è fatta dalle foglie delle palme di carnauba. Sempre secondo il documentario, questi lavoratori non guadagnano più di 12 dollari al giorno. Non indossano guanti o indumenti protettivi per questo lavoro pericoloso, sono costretti a dormire in camion e non hanno accesso a bagni o acqua pulita.

Le condizioni sono così gravi che il governo brasiliano è stato coinvolto, attraverso denunce nei confronti di aziende agricole con condizioni di lavoro "inumane". "I lavoratori sono trattati come oggetti, peggio degli animali", ha dichiarato Sergio Carvalho, un funzionario del Ministero del Lavoro brasiliano nel documentario.

La risposta della Haribo

In risposta a queste affermazioni, Haribo ha affermato di ignorare queste condizioni di lavoro simili alla schiavitù nella catena di approvvigionamento e ha avviato un'indagine interna, ha dichiarato la società nel suo sito web tedesco.

"Vorremmo sottolineare che siamo estremamente preoccupati da alcune delle immagini mostrate", ha detto un portavoce Haribo.

"Le condizioni sulle aziende di suini e le piantagioni brasiliane mostrate sono insopportabili. Il nostro atteggiamento fondamentale a questo proposito è: gli standard sociali ed etici sono indivisibili e non negoziabili".

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