Diceva di voler vendicare le sue bimbe morte in mare. Ma era solo una bugia: i figli di Ousseynou Sy sono vivi ed è lui che non li incontra da anni. "Li frequentava di tanto in tanto", raccontano i vicini a chi cerca ora di fare luce sul passato del senegalese che ha tentato di fare una strage a bordo di un bus.
Nel 2007 gli era stata sospesa la patente per guida in stato di ebbrezza. Un episodio del quale però non venne mai a conoscenza la società per cui lavorava, la Autoguidovie. Ousseynou Sy, detto Paolo, 47enne nato in Francia da genitori senegalesi, si era infatti messo in malattia non comunicando l'accaduto all'azienda.
Cittadino italiano dal 2004 dopo il matrimonio con una bresciana dalla quale si è poi separato, il passato di Ousseynou Sy presenta molti lati oscuri e dei precedenti significativi. Nel 2018 l'uomo era stato condannato a un anno e mezzo per violenza sessuale ai danni di una 17enne nel 2010, con pena sospesa.
Un "gran lavoratore, nessun segno di squilibrio". Così lo hanno descritto i colleghi di lavori che ancora non credono a quanto sarebbe potuto accadere. "Porto i ragazzi in palestra e torno", aveva detto l'uomo agli amici. Invece si era messo alla guida del bus con l'intento di provocare una strage.
L'enigma sui figli
"Diceva di aver perso tre bimbe in mare e che dovevamo morire anche noi, bruciati". Questo è quanto hanno raccontato ai carabinieri gli studenti tratti in salvo. Secondo le prime indiscrezioni però, l'uomo non vede i figli da anni. "Li frequentava di tanto in tanto", raccontano i vicini, come riporta TgCom24.
Il parroco ha rivelato a La Stampa che "i ragazzi hanno tanto sofferto per la
separazione; il padre non si era più fatto vivo con loro. Anche l'ex moglie da anni non aveva più rapporti con l'ex marito, era stata una separazione difficile". Un passato oscuro sul quale si sta cercando di fare chiarezza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.