Il suo intento era quello di vendicare i morti nel Mediterraneo. Il senegalese che ha dirottato e dato alle fiamme un bus sulla Paullese a Milano voleva raggiungere l'aeroporto di Linate e, chissà, fare una strage. Ha sequestrato 51 ragazzini delle medie Vailati di Crema sull'autobus che avrebbe dovuto riportarli dalla palestra a scuola, lo ha dirottato (era lui l'autista) e infine gli ha dato fuoco.
Secondo quanto emerso dalle prime testimonianze, quelle dei ragazzi e degli accompagnatori a bordo, l'autista avrebbe iniziato ad urlare e a mostrare le taniche di benzina (con cui aveva cosparso il bus) e un accendino. L'intento era chiaro. "Ci ha ammanettati e ci minacciava. Diceva che se ci muovevamo, versava la benzina e accendeva il fuoco - racconta una testimone - Continuava a dire che le persone in Africa muoiono e la colpa è di Di Maio e di Salvini. Poi i carabinieri ci hanno salvati". E ancora: "Ci ha preso i telefoni ma un compagno è riuscito a tenerlo. Ha avvertito il padre, che ha avvisato i carabinieri. Eravamo ammanettati con le fascette da elettricista. Ci diceva che non succederà niente e ogni volta minacciava di versare la benzina".
A salvare i ragazzini sono stati i carabinieri. Avvertiti da uno degli alunni a bordo, hanno prima tentato di bloccare il bus (che li ha speronati). Poi a mani nude hanno spaccato il vetro del mezzo per liberare gli studenti.
L'uomo, Ousseynou Sy, è un senegalese con cittadinanza italiana ed ha diversi procedimenti penali per guida in stato di ebrezza e violenza sessuale.
"Nostro collaboratore almeno dal 2002, dal 2004 era in servizio a tempo pieno - ha dichiarato Autoguidovie, la società che gestisce il bus - Negli anni non ha mai dato segnali di squilibrio, né avevamo mai ricevuto reclami sulla sua condotta come autista. A livello di compartimento aziendale (Crema e zone limitrofe) non eravamo a conoscenza dei suoi precedenti penali".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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