Secondo i dati della Commissione Europea, quello dei droni potrebbe essere, "un giro d'affari di ben 15 miliardi di euro l'anno". Per capire il perché basta vedere il fatturato dei tre più grandi produttori al mondo, di poco inferiorei ai 200 milioni di euro nel solo 2013.
Un settore che inizia a funzionare anche in Italia, dove, secondo l'Enac, sono ben "261 i droni legali" e il numero sarebbe in continua crescita. Così come cresce il numero di aspiranti piloti e si diffondono anche le scuole (in tutta la penisola sono 46 quelle autorizzate a tenere corsi).
Pilotare un drone non è, facile immaginarlo, cosa da nulla e per quanto riguarda l'ambito professionale - lo ricorda il Messaggero - la nuova regolamentazione in vigore dalla scorsa primavera prevede una procedura complessa per poter operare con gli Apr (Aeromobili a pilotaggio remoto).
Strano ma vero, se in Italia si diffonde un certo entusiasmo per i droni, a essere più sospettosi sono gli americani. Un'indagine di Associated Press-Gfk fa presente che solo il 21% è a favore, mentre gli altri sono preccoupati dal rischio di violazione della privacy.
I più favorevoli sono studenti e persone abbienti, mentre donne e anziani sono i meno convinti style="line-height: 1.538em;">. In compenso, in America, è ben visto l'utilizzo dei velivoli senza pilota quando si tratta di svolgere lavori in zone a rischio, o poco accessibili.
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