I gesuiti del Centro Astalli: "Calo dei migranti non è buona notizia"

Il Centro Astalli ha presentato il rapporto del 2018 relativo al 2017. Il sistema italiano dell'accoglienza non sarebbe sufficiente per tutti i migranti

I gesuiti del Centro Astalli: "Calo dei migranti non è buona notizia"

Il Centro Astalli è intervenuto sulle statistiche riguardanti gli arrivi dei migranti. Il servizio dei gesuiti per i rifugiati, che ha sedi dislocate nelle principali città d'Italia, ha sottolineato come la diminuzione degli sbarchi possa non rappresentare un fattore positivo.

"Il calo del numero di persone che arriva in Europa in cerca di protezione non è necessariamente una buona notizia" dato che viene registrato un aumento delle “difficoltà di accesso alla protezione per chi chiede asilo". Durante la presentazione del rapporto annuale relativo al 2018, come riportato dalla Sir, è stato sottolineato come, nonostante l'accordo intercorso tra il governo italiano e quello libico, il tasso di mortalità per migrante sia rimasto invariato: due migranti ogni cento continuerebbero a perire nel tentativo di recarsi nel vecchio continente.

"Nonostante il calo degli arrivi registrato in Italia nel corso del 2017 – si legge sempre all'interno del rapporto – ossia 119.369 rispetto ai 181.436 dell’anno precedente, l’obiettivo di una sistema di accoglienza unico e con standard uniformi è ancora lontano". Le politiche messe in campo per gestire il fenomeno dell'immigrazione, nonostante quanto predisposto da Marco Minniti da quando si è insediato al ministero dell'Interno, non sarebbero ancora sufficienti. Molte persone, ad esempio, continuerebbero a restare fuori dal sistema d'accoglienza nazionale. Un numero che, secondo i dati presentati, risulterebbe essere "crescente". Il Centro Astalli ha evidenziato anche l'esistenza di un ulteriore aumento esponenziale: a causa della prolungata permanenza dei detenuti in Libia, sempre più richiedenti asilo presenterebbero problematiche di carattere psicologico.

Il sistema dell'accoglienza in Italia, quindi, non presenterebbe ancora le caratteristiche oppurtune. Un'altra grande "preoccupazione" del servizio dei gesuiti per i rifugiati è rappresentata dagli sgomberi: provvedimenti che alimenterebbero il fenomeno dei senza dimora.

Questi, infine, i dati del Centro per ciò che concerne l'attività del 2017: Astalli si è occupato di 30mila migranti di cui quasi la metà nella sola città di Roma. I volontari sono quasi 700.

Il 50% di questi sono giovani, mentre il 30% è composto da stranieri. 60mila sono i pasti distribuiti all'interno delle mense. Poco più di mille persone, infine, sono state ospitate all'interno dei centri d'accoglienza.

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