Da indispensabili guide per trovare lavoro a futuri disoccupati che cercano un impiego. Può sembrare una barzelletta ma questa è la triste realtà che saranno costretti ad affrontare i cosiddetti "navigator", figure nate per trovare un lavoro ai percettori del Reddito di cittadinanza e che ora rischiano di dover cercare un'occupazione per loro stessi. Un vero e proprio flop quello dei navigator: selezionati, assunti e, infine, probabilmente rimandati a casa senza essere riusciti ad incidere sul mercato del lavoro.
Come ricorda Il Messaggero, la loro storia è stata beve ma piena di vicissitudini. Prima hanno dovuto assistere al braccio di ferro con le Regioni che non li volevano nei loro Centri per l'impiego. Una volta dato loro il via libera ecco il coronavirus. Visto che per i percettori del Reddito l'obbligo di ricerca del lavoro è stato sospeso fino a luglio inoltrato, i navigator sono rimasti a casa con uno stipendio di 1700 euro garantito. Almeno questo, dal loro punto di vista, una cosa positiva, senza riferimento alla malattia.
Ma ora per i circa 3mila navigator verrà il difficile. A settembre, infatti, dovranno impegnarsi per trovare un impiego agli 800mila beneficiari del Reddito di cittadinanza idonei a firmare il patto per il lavoro. Ma non è tutto. Perché ad aprile i loro contratti scadranno e, a meno di sorprese, non saranno rinnovati. Quindi saranno loro stessi a dover trovare una occupazione. E se cercare lavoro prima era difficile, ora con la crisi economica lo sarà ancor di più. I navigator sono preoccupati. Ma forse per loro non tutto è perduto. Potranno partecipare ai concorsi banditi dalle Regioni per il potenziamento dei Centri per l'impiego. In palio 11.600 posti. Non male ma la concorrenza sarà agguerrita.
Nel frattempo dovranno lavorare per trovare un impiego ai beneficiari del reddito di cittadinanza. Sarà un’impresa, soprattutto se si tiene conto che prima dello scoppio dell’emergenza sanitaria erano riusciti a trovare un’occupazione solo per 70mila percettori. Tutto lascia presagire che ora, complice la crisi, l’impresa sarà ancora più ardua. I navigator dovranno convocare i 500mila percettori che ancora non sono stati presi in carico, seppure siano in grado di lavorare. Come aveva già anticipato il Messaggero, la situazione è più critica al Nord dove si stima che circa il 70% degli attivabili non cerca lavoro.
Su 171 mila persone chiamate a siglare i patti per il lavoro, senza i quali non è possibile accedere al percorso d'inserimento professionale, solo 58mila sono stati arruolati dai navigator. Il tempo stringe. Anche perché tra qualche mese saranno gli stessi tutor a passare dall’altra parte della barricata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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