«Bevi la Coca Cola che ti fa bene...». Non sarà certo merito della canzone di Vasco Rossi, ma la verità è che i consumatori di oltre 200 Paesi scelgono questa bevanda a un ritmo di 1,9 miliardi di consumazioni al giorno. The Coca Cola Company è tra le prime 10 aziende al mondo, con oltre 700 mila dipendenti, e anche l'Italia gioca un ruolo importante: sul nostro territorio Coca Cola opera da quasi 90 anni con tre società distinte e uno stabilimento come quello di Nogara (Vr) che è il più grande in Italia e il primo in Europa per capacità produttiva. Non solo Coca Cola, ma anche i vari brand del colosso mondiale, tra i quali Fanta, Sprite, Kinley, Nestea. Questo stabilimento, gestito da Coca Cola HBC Italia, dal 2008 ha investito 65 milioni di euro per ammodernamenti in linea con la filosofia di quest'azienda globale ma con un forte radicamento a livello locale. Attenzione al territorio e sostenibilità sono suoi valori fondamentali e diventano motivi di orgoglio soprattutto quest'anno, in occasione di Expo e del suo tema: «Nutrire il pianeta, energia per la vita». Sembra fatto su misura per Coca Cola. Nello stabilimento veronese ogni anno vengono risparmiate oltre 10 mila tonnellate di Co2 grazie ai pannelli fotovoltaici e all'impianto di cogenerazione capace di produrre energia, calore e acqua refrigerata da rendere la sede autosufficiente. E capace di sfornare numeri da capogiro: una produzione annua di oltre 719 milioni di litri di soft drink, 76 milioni di casse fisiche e oltre un miliardo tra lattine, bottiglie e bag-in-box, su 9 linee di produzione. Sorta nel 1975, la realtà di Nogara festeggia i suoi primi 40 anni con un investimento di 17 milioni di euro per una nuova linea di produzione ad alta velocità per bottiglie in PET, in grado d'incrementare la capacità produttiva del 25%. Un esempio? Ben 40 mila bottiglie da 500ml «sfornate» in un'ora. Ecco perché con questi numeri vorticosi una gestione razionale dei due principali elementi di produzione, acqua ed energia, è fondamentale. Il consumo di H2O per litro di bevanda prodotta oggi è di 1,9 litro ma l'obiettivo per il 2020 è di scendere a 1,54. Stesso impegno vale per minimizzare la quantità di rifiuti per litro di bevanda prodotta che entro il 2020 si vuole ridurre a 4 gr, mentre è stata raggiunta la percentuale del 98,4 per il riciclaggio degli scarti.
«Tutto ciò che esce dalla nostra azienda è riciclabile» ha spiegato Enrico De Giuli, Country Operational Susteinability manager di Coca-Cola HBC Italia. Ha sottolineato, poi, Cristina Broch che «l'azienda è stata sempre presente all'Expo, dalla prima edizione nel 1958». La Coca Cola si beve in un sorso, ma produrla è un grande atto di rEXPOnsabilità per l'ambiente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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