Sul suo profilo facebook del prete parole di fuoco per commentare la vicenda di una ragazzina di diciassette anni che aveva denunciato uno stupro al termine di una sera durante la quale aveva bevuto parecchio, per poi allontanarsi con un giovane di origini maghrebine.
"Mi spiace ma... Se nuoti nella vasca dei piranha non puoi lamentarti se quando esci ti manca un arto... cioè... A me sembra di sognare!! Ma dovrei provare pietà? No!! Quella la tengo per chi è veramente VITTIMA di una città amministrata di *****, non per chi vive da barbara con i barbari e poi si lamenta perché scopre di non essere oggetto di modi civili", accusava il parroco della chiesa di San Domenico Savio, in parole riprese da Radio città del Capo.
Accuse che non sono passate inosservate e che hanno portato nella serata di ieri a una parziale retromarcia di don Lorenzo Guidotti, mentre la diocesi prendeva le distanza da quanto successo. E dopo le quali oggi la mamma della 17enne si è detta disposta ad incontrarlo. "Gli dirò qual è la mia idea di un comportamento cristiano, molto diverso dalla sua. Mia figlia è stata vittima e va difesa, non solo da un prete.
La colpa è di chi stupra, non di chi ne è vittima", ha detto la donna all'agenzia Ansa.Intanto, scrive sempre l'agenzia, su Facebook il profilo del sacerdote non risulta più raggiungibile. Una decisione concordata con la Curia?
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