I pro life contro il Papa: "Dottrina ambigua e caos nella Chiesa"

Papa Bergoglio di nuovo sotto accusa. Ecco il documento dei pro life contro le "ambiguità" dottrinali e la "confusione" nella Chiesa

I pro life contro il Papa: "Dottrina ambigua e caos nella Chiesa"

Papa Bergoglio di nuovo sotto accusa. È stata pubblicata - infatti - una dichiarazione di fedeltà alla Chiesa cattolica e alla sua dottrina, ma non ai "pastori che sbagliano": questa la sintesi di un clamoroso documento a firma della maggior parte dei movimenti in difesa della vita e dalla famiglia. Una dichiarazione che, senza troppi fronzoli, critica l'operato di papa Francesco: "È quindi con grande dolore - sottolineano i firmatari - che negli ultimi anni abbiamo dovuto constatare che la chiarezza dottrinale e morale, su questioni legate alla tutela della vita umana e della famiglia, è stata sempre più sostituita da dottrine ambigue e persino direttamente contrarie all’insegnamento di Cristo e ai precetti della legge naturale". I responsabili dei movimenti cattolici - poi - fanno riferimento ai "dubia" sull'esortazione apostolica "Amoris Laetitia" sollevatti da Caffarra, Meinser, Burke e Brandmuller, alla "Correctio filialis", alla "Supplica filialis" e ad una richiesta di udienza da parte degli stessi movimenti presentata tramite il cardinale Caffarra: tutte iniziative alle quali Bergoglio non ha in alcun modo risposto.

Proseguono ancora i firmatari: "Come leader cattolici pro-vita e pro-famiglia, siamo tenuti a sottolineare numerose ulteriori dichiarazioni e azioni che hanno avuto un impatto particolarmente dannoso sul nostro lavoro per la protezione dei bambini non nati e della famiglia negli ultimi anni". I pro life elencano quindi una serie di esempi tra le azioni pastorali che avrebbero messo in crisi la dottrina ufficiale del cattolicesimo: dichiarazioni e azioni che contraddicono l’insegnamento della Chiesa sul male intrinseco degli atti contraccettivi; dichiarazioni e azioni che contraddicono l’insegnamento della Chiesa sulla natura del matrimonio e sul male intrinseco degli atti sessuali al di fuori dell’unione matrimoniale; l’approvazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, che richiedono fortemente agli Stati membri la realizzazione di un accesso universale all’aborto, alla contraccezione e all’educazione sessuale entro il 2030; l’approccio adottato riguardo l’educazione sessuale, in particolare nel capitolo 7 di Amoris Laetitia e nel programma The Meeting Point elaborato dal Pontificio Consiglio per la Famiglia; e così via. Dopo aver ribadito alcuni punti focali della dottrina cattolica, i firmatari della dichiarazione specificano di essere fedeli alle gerarchie ecclesiastiche e all'autorità del pontefice, ma di non poter abbandonare i capisaldi della fede a causa di questa obbedienza. L'atto d'accusa - come precisato dal documento - è rivolto anche alle gerarchie ecclesiastiche che avrebbero alimentato questa confusione. Differentemente dalla "Correctio" e dagli altri atti ufficiali di cui il papa è stato destinatario in precedenza, questo documento non è il frutto delle perplessità di studiosi o di uomini di Chiesa: a scrivere sono i movimenti di base e gli attivisti cattolici, quelli potenzialmente in grado di rappresentare le istanze di molti fedeli.

Concludono i firmatari: "Se esiste conflitto tra le parole e gli atti di qualsiasi membro della gerarchia, compreso il Papa, e la dottrina che la Chiesa ha sempre insegnato, rimarremo fedeli all’insegnamento perenne della Chiesa". La dottrina, quindi, precede gerarchicamente le posizioni del papa.

Tra i sottoscrittori - come specificato qui da Marco Tosatti - sigle nazionali ed internazionali: Lifesitenews di John-Henry Westen, la Society for the Protection of the Unborn Children (SPUC) di John Smeaton, la Family Life International di Coleen Bayer, la World Federation of Doctors Who Respect Human Life, di Philippe Schepens e ancora sigle appartenenti all'America Latina, ex membri dell'Accademia pontificia per la vita Giovanni Paolo II, associazioni francesi e statunitensi ed esponenti di spicco del mondo pro life italiano.

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