I rifugiati arrivano di notte in paese, il sindaco li rimanda indietro

A Quinto di Treviso il primo cittadino ha impedito che i rifugiati scendessero dal pulmino che li aveva portati nel paese nel cuore della notte

I rifugiati arrivano di notte in paese, il sindaco li rimanda indietro

È una mini-Goro, quella andata in scena a Quinto di Treviso ieri notte. Al centro del dibattito sempre loro: i rifugiati.

Fatti arrivare, come spesso accade, di notte. Tentando di farla in barba a sindaco e residenti, per evitare proteste come quelle per cui è salito agli onori della cronaca il paesino in provincia di Ferrara dove il mese scorso erano state innalzate le barricate contro i profughi.

Stavolta però i piani della questura sono andati a monte. Per colpa - o forse per merito, giudicate voi - del sindaco Mauro del Zilio che, come riporta l'edizione trevigiana del Gazzettino, si è opposto con tutte le proprie forze all'arrivo di un pulmino di profughi nel suo Comune.

Era l'una di notte quando un mezzo carico di rifugiati ha parcheggiato davanti alla casa di accoglienza di suore Domus Nostra a Quinto di Treviso. Una struttura dove già sono ospitate undici persone.

Quando il sindaco ha chiesto spiegazioni all'autista del mezzo, il conducente ha spiegato di star eseguendo gli ordini del questore.

Tuttavia il primo cittadino non ha desistito e così il mezzo carico di stranieri ha dovuto fare marcia indietro: i migranti sono stati accomapgnati in un altro centro di accoglienza, questa volta a Fontanelle.

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