I vip di sinistra mettono mano al portafoglio per Mimmo Lucano

Un lungo elenco di soliti nomi legati a certi ambienti della sinistra ha firmato una lettera per lanciare un'iniziativa a sostegno di Mimmo Lucano

I vip di sinistra mettono mano al portafoglio per Mimmo Lucano

In queste ore gli artisti e gli intellettuali di una certa parte politica ben precisa sono in agitazione. Hanno fatto partire una raccolta firme e fondi per Mimmo Lucano che "non ha i soldi per mangiare", come scritto su Twitter dall'attivista Saverio Giangregorio nel rilanciare l'iniziativa, che ha trovato casa a la Repubblica nella rubrica "Posta e risposta" curata da Francesco Merlo.

La lettera è firmata da nomi altisonanti, appartenenti alla presunta intellighenzia rossa, che vogliono fare concretamente qualcosa per aiutare il loro amico in difficoltà. "Caro Merlo, come tanti siamo rimasti sorpresi e addolorati per la condanna subita dall’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano: 13 anni e 2 mesi di detenzione e una sanzione pecuniaria, per lui e per gli altri 22 imputati, di oltre 750mila euro", si legge nella missiva. "Sorpresi e addolorati", scrivono quelli che "le sentenze si rispettano" ma solo quando colpiscono gli altri. Le motivazioni ancora non sono state rese note, quindi occorrerà attendere qualche settimana prima di sapere perché i giudici sono arrivati a quella condanna, ma il dispositivo di sentenza ha già dato indicazioni precise.

Tuttavia, quelli buoni che hanno firmato la lettera a Merlo, credono ci sia stata un'ingiustizia. Nella loro missiva nata con lo scopo di lanciare la campagna solidale scrivono: "In attesa del processo di Appello che, ci auguriamo, saprà restituire equilibrio e misura all'esercizio della giustizia nei confronti del 'modello Riace'". Quindi, i vari Michela Murgia, Sandro Veronesi, Monica Guerritore, Luigi Ferrajoli, Gad Lerner, Domenico Procacci, Luciana Littizzetto, Vinicio Capossela, Kasia Smutniak, Carlo Degli Esposti, Paolo Virzì, Alessandro Gassmann, Ferzan Ozpetek, Guido Maria Brera, Pierfrancesco Favino e Giovanni Veronesi, solo per citarne alcuni, considerano la sentenza squilibrata?

Scrive Filippo Facci su Libero: "Le condanne contro Lucano non c'entrano con un modello di immigrazione o con un tentativo di ripopolare un territorio depresso, ciò che aveva attirato l'attenzione su di lui ed era il punto focale da cui non si sono più mossi i citati firmaioli; non c'entrano con una pur discutibile integrazione di migranti secondo un 'modello' di cui in ogni caso non dovrebbero essere i sindaci a doversi occupare. Le condanne contro Lucano c'entrano con gli interessi patrimoniali illeciti e ingiustificati di cui si legge nel dispositivo".

Ma i firmatari, quelli che vogliono in qualche modo sempre dimostrare di essere "quelli buoni" hanno già deciso che, il tribunale ha

sbagliato. E lo scrivono tra le righe: "Pensiamo che, quali che siano le imperizie amministrative di Lucano, un abuso di umanità non meriti una simile pena". Pena che, va sottolineato, è il frutto di una somma.

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