Di Norbert Feher, conosciuto come Igor il russo, o come il killer di Budrio, non si sa più niente. L'inchiesta su di lui però fa emergere un nuovo giallo: per gli investigatori i dieci giorni prima di diventare un assassino sono "inspiegabili".
Quelle mosse prima degli omicidi
Il nuovo mistero di Igor il russo viene a galla unendo tracce telematiche e telefoniche che danno vita a un puzzle molto strano. Il super ricercato - per molti fuggito in un Paese dell'Est Europa - fra il il 10 e il 21 marzo dell’anno scorso ha progressivamente spento i contatti con il mondo. Prima ha oscurato i profili che possedeva sui social network, prima di tutti Facebook; ha disdetto una dopo l'altra le schede telefoniche poi ha evitato tutti gli accessi web che richiedevano l'uso di password e infine si ha disattiva l'account WhatsApp, come si legge su il CorSera. Tutto ciò che di digitale poteva condurre a lui è stato cancellato.
Vi starete chiedendo cosa c'è di strano, stiamo parlando di un serial killer alla fine. La stranezza deriva dal fatto che tutto queste mosse sono precedenti agli omicidi del barista Davide Fabbri a Budrio e quello della guardia ecologica Valerio Verri a Portomaggiore. Se fossero avvenute dopo sarebbero comprensibili, ma perché fare tutto ciò prima? Gli omicidi non erano premeditati.
E allora perché prendersi la briga di sparire? È vero che era latitante, ma prima di quei giorni di marzo non si era mai preoccupato di non essere reperibile. Dai tabulati e dalla indagine sul web si evidenzia come si fosse bellamente disinteressato di non usare telefono e pc. E quindi? Non c'è riposta. Il tutto è inspiegabile e aggiunge mistero al misterioso Igor.
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