Un altro licenziamento choc all'Ikea, dopo quello della sede di Milano di una mamma separata con 2 figli, di cui uno disabile. Un lavoratore di Bari, da 11 anni dipendente della ditta svedese e padre di 2 figli, è stato licenziato da Ikea per essersi trattenuto in pausa 5 minuti più del previsto. "È un clima molto pesante quello che si respira in Ikea ultimamente - spiega Ivana Veronese, segretaria nazionale della Uiltucs (Unione italiana lavoratori turismo), - e i licenziamenti sono la punta di un Iceberg.
"Il provvedimento verso Claudio - spiega poi Giuseppe Zimmari, segretario generale della Uiltucs Puglia - è eccessivo e sproporzionato. L'azienda non ha poi avanzato tutte le contestazioni, appena avvenivano i presunti ritardi nel rientro in servizio dalla pausa, ma ha atteso di sommarle. Per questo per noi è un licenziamento senza dubbio illegittimo e sarà impugnato a livello legale. Daremo battaglia dal punto di vista sindacale, non ci fermeremo. Dobbiamo affrontare senza esitazione casi come questo, casi sintomatici che sembrano il tipico esempio del 'colpirne uno per educarne centò che rifiutiamo con forza".
Ma non è la prima volta che Ikea è protagonista di una vicenza simile.
Maria Ricutti, 39 anni, lavorava da 17 anni nello stabilimento di Ikea a Corsico e la scorsa settimana è stata sollevata dai suoi incarichi senza alcun preavviso. La donna è separata e ha due figli a carico, di cui uno disabile. Il motivo del licenziamento? Sarebbe venuto a meno il rapporto di fiducia in due occasioni.
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