Ilva, l'ultimatum dei pm: "Entro cinque giorni dovete spegnere gli impianti"

La procura di Taranto ha chiesto all'azienda che inizino il prima possibile i lavori di bonifica dello stabilimento. Clini: "Con Aia misure più severe mai applicate in Europa"

Ilva, l'ultimatum dei pm: "Entro cinque giorni dovete spegnere gli impianti"

I pm di Taranto in pressing sull'Ilva: ieri la procura ha notificato una nuova direttiva all'azienda perché avvii entro cinque giorni lo spegnimento degli impianti sottoposti a sequestro, dopo il no del gip al piano di risanamento.

I magistrati chiedono al presidente e custode giudiziario Bruno Ferrante di individuare "le maestranze necessarie, destinandole alle effettuazioni delle operazioni" con relativi "oneri finanziari, in piena collaborazione con gli altri custodi e sulla base delle loro direttive operative". Se le operazioni di spegnimento non dovessero iniziare, gli altri custodi amministratori Barbara Valenzano, Emanuela Laterza e Claudio Lofrumento "si avvarranno della facoltà di nomina di ausiliari già loro concessa procedendo senza ulteriori indugi e osservando comunque tutte le cautele del caso, segnalando eventuali rifiuti, omissioni o abusi a questa Procura per tutte le possibili valutazioni del caso, anche di tipo penale"

Le operazioni di spegnimento dovrebbero cominciare dagli altiforni 1 e 5, mentre l'altoforno 3 dovrà essere dismesso e bonificato e sette batterie del reparto Cokeria saranno fermate. Previsti inoltre interventi nel reparto acciaieria.

Precisando che i pm hanno chiesto "l'avvio dello spegnimento" e non lo spegnimento vero e proprio (impossibile in soli 5 giorni) il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini,

assicura che nei prossimi giorni sarà pronta la nuova Autorizzazione integrata ambientale, che "prevede le misure più severe mai applicate in Europa in uno stabilimento siderurgico" per la tutela dell’ambiente e della salute.

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