La Polizia di Stato ha espulso un imam algerino residente in provincia di Vicenza per "motivi di ordine pubblico".
L'uomo, di trentasei anni, è imam di un centro islamico della zona. Nel suo soggiorno in Italia avrebbe indotto i minori ad atteggiamenti ostili alla cultura occidentale e anche, come riferisce Il Gazzettino, a "manifestare il desideri di poter compiere in futuro gesti eclatanti, anche violenti, con l'uso delle armi una volta diventati adulti."
A gennaio diversi alunni di una scuola elementare della provincia berica rifiutarono di ascoltare una canzone durante la lezione di musica, tappandosi le orecchie. I bimbi, tutti musulmani di origine maghrebina, si spiegarono dicendo che così era stato loro insegnato dal loro imam.
Dalle indagini seguite a quell'episodio è emerso che l'imam in questione avrebbe tentato di indottrinare e radicalizzare moltissimi fedeli, in particolare tra i minori. L'uomo inoltre sarebbe stato in contatto con diversi esponenti dell'islamismo salafita più estremista.
L'uomo, considerato una minaccia per la sicurezza nazionale, è stato espulso dall'Italia: quando si è presentato
alla frontiera marittima di Civitavecchia di ritorno da Tunisi, la polizia gli ha notificato il decreto d'espulsione emesso dal Ministero dell'Interno. Non potrà tornare in Italia per i prossimi dieci anni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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