Ci vuole un po’ per capire di cosa si tratta, uno all'inizio pensa a uno scherzo. Poi però non si riesce a fare a meno di vederlo e rivederlo per sorridere ogni volta. Tecnicamente si tratta del balletto per un flash mob anti-leghista. Testo decisamente rivedibile, sincronia delle ballerine da migliorare e soprattutto prodotto finale che lascia decisamente attoniti. Ricorda un po' quel famossissimo ballo di gruppo di Claudio Cecchetto datato 1981. Qualcuno ricorda? "Dormire, salutare, autostop, starnuto, camminare...".
I filmati sono due. Il primo è stato pubblicato un paio di giorni fa sulla pagina “Mai con Salvini - Sicilia”, cioè gli organizzatori della contro-manifestazione indetta per domani in piazza Trento a Catania. La città è blindata in vista dell’avvio del processo sul caso Gregoretti, dove il leader del Carroccio è accusato di sequestro di persona. Da tre giorni leghisti e anti-leghisti si sfidano a suon di eventi. Da una parte il partito con incontri e comizi, dall’altra i flash mob di femministe, antirazzisti, centri sociali e via dicendo.
Ieri sera all’ingresso del porto si sono ritrovate le attiviste di “Non una di meno” dove hanno inscenato nientepopodimenoche il balletto provato alcuni giorni prima (e qui spunta il secondo video). Il titolo pare sia: “Un violador en tu camino”. Il testo invece è un accrocchio di slogan: la “Lega criminale”, che porta avanti una “violenza patriarcale”, “amica dei padroni” e che “si fotte gran milioni” (Dante perdonale perché non sanno quello che mettono in rima). I "complimenti" riservati ai leghisti vanno da “antiabortisti” a “razzista”, passando per “obiettore” fino a “feccia criminale”. “Allerta allerta, allerta che cammina, lotta transfemminista dalla sera alla mattina - cantano - che tremi che tremi che tremi ogni razzista, oggi Catania è tutta antirazzista”. E ancora: “Col razzismo non ci fregate chi stupra è un uomo e non un immigrato”, “la società dei preti e dei padroni: violentano le donne, difendono gli embrioni” e infine “l’aborto non è colpa, non è reato: obiezione di coscienza, violenza dello Stato”. Applausi.
Il filmato non ha sortito un grande risultato
(una ventina di like e meno di dieci condivisioni). Ma va visto: i passi contati (“uno, due, tre, quattro”), il coro delle ballerine, la gestualità da balletto della sagra di Paese. Ridateci il Gioca Jouer.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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