Gli utenti di Facebook d qualche giorno potrebbero aver notato qualche cambiamento nell'utilizzo del popolare social network di Mark Zuckerberg che, stavolta, potrebbe non aver responsabilità nel cambiamento. Infatti, Meta si è adeguata alla nuova direttiva europea sul copyright e dal 13 dicembre scorso chi prova a condividere un link d un sito di informazione potrebbe non vedere più l'anteprima con la foto e nemmeno sommanrio.
Una rivoluzione per Facebook, che ora mostrerà solamente il nome della testata e il titolo dell'articolo. Questo è quanto prevede la direttiva europea sul diritto d’autore 790/2019, che è retroattiva e quindi andrà a influire anche sui post che stono stati pubblicati in passato, ai quali verranno eliminate foto e sottotitoli. L'adeguamento da parte di Meta si è reso necessario per essere in linea con la normativa europea sui diritti d'autore. Questo è un mondo complesso, che ha necessità di adeguarsi in modo continuo per far fronte alle modifiche e alle innovazioni che aggiornano con elevata frequenza il mondo digitale. Le norme stanno imparando a essere flessibili per stare al passo con la tecnologia, che ha imposto un cambio di passo a tantissimi settori.
Va comunque fatta una doverosa precisazione per quanto riguarda la condivisione dei link su Facebook, perché la nuova norma è valida sui profili personali degli utenti e non sulle pagine. Cosa significa? Significa che le pagine ufficiali su Facebook delle testate giornalistiche, che sono però titolari del link che si sta condividendo, potranno continuare a postare i link regolarmente e senza modifiche rispetto al passato. Questa scelta è stata fatta per non penalizzare gli editori nella condivisione delle loro notizie.
Il decreto legislativo che regola questo aspetto della rete è entrato in vigore lo scorso 8 novembre per dare esecuzione alla direttiva europea. Il garante per le Telecomunicazioni ha il compito di mettere a punto un nuovo sistema di valutazione delle immagini e delle anteprime dei link pubblicati sui social e su Google, in modo tale che venga stabilito il compenso per gli editori per questo genere di contenuti.
Sono diversi i criteri idi cui dovrà tenere conto il garante per l'equo compenso agli editori e, tra questi, ci sono per esempio le visualizzazioni dell'articolo, gli anni di attività e il numero di giornalisti.
Ci dovrà essere un tavolo tra editoria e colossi tech, dal quale dovrà uscire un contratto sulla base dei presupposti stabiliti dal garante. Fino a quel momento saranno gli editori a decidere se consentire o meno ai social di pubblicare l'anteprima completa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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