Non fanno distinzioni di razza e di sesso le storie tristi. Urtano e indignano con il loro carico di brutalità, sollevano mille interrogativi a cui risulta difficile dare una risposta. È ancora sotto shock l'immigrato 22enne originario del Mali colpito con un bastone alla fronte mentre cercava un posto di lavoro nei campi. L'aggressione è avvenuta nella mattinata di venerdì 21 febbraio nelle campagne tra Mesagne e Torre Santa Susanna, nel brindisino. Il giovane, ospite del Soproimi (Ex Sprar) Sadaka di Torre Santa Susanna, ha rimediato 15 punti di sutura e si trova ora ricoverato sotto osservazione presso il pronto soccorso dell'ospedale di Francavilla Fontana. I medici sono cauti e attendono ulteriori approfondimenti diagnostici. Non è stata ancora sporta denuncia, ma del fatto sono stati informati i carabinieri della locale stazione.
L'immigrato, con il terrore impresso sul volto, ha ricostruito a fatica l'accaduto. Anche se il suo racconto è stato poco chiaro a causa della paura e del trauma riportato, esso rimane comunque essenziale per individuare e identificare i responsabili. Come molti suoi connazionali, il 22enne venerdì mattina, in sella alla bicicletta, ha deciso di fare una passeggiata nei campi per cercare lavoro. Era fiducioso e propositivo, memore soprattutto della storia di un suo amico che aveva trovato un impiego allo stesso modo e che ora, grazie allo stipendio, viveva in una casa tutta sua. Cammin facendo, il ragazzo si è imbattuto in una masseria o casolare dal quale sono sbucati due cani inferociti, seguiti dal loro padrone.
L'uomo ha invitato l'immigrato a farsi avanti, rassicurandolo sull'innocuità degli animali. Il giovane si è fidato. Non sapeva, però, che ad aggredirlo sarebbe stato lo stesso proprietario assieme ad altre due o tre persone. Insulti, risate beffarde. Senza un apparente motivo. Poi il colpo assestato in testa con un bastone. Il giovane, sconvolto e preso alla sprovvista, è riuscito a fuggire, ignorando lo stesso gruppo di balordi che, dopo averlo raggiunto, lo avrebbe invitato a tornare indietro per rimediare alla violenza. Con il volto insanguinato e le lacrime agli occhi, il malese si è trovato a vagabondare sulla provinciale per Torre Santa Susanna. Proprio qui un automobilista, senza esitare un attimo, lo ha fatto salire a bordo del suo mezzo e lo ha condotto al centro Sadaka. Sono poi stati gli stessi operatori a portarlo in ospedale e ad avvertire i carabinieri.
L'amministrazione comunale ha espresso in una nota solidarietà al ragazzo: "Ci auguriamo che gli incivili colpevoli siano assicurati alla giustizia e comprendano la viltà della loro violenza. Il sindaco e l'assessore ai servizi sociali ribadiscono con forza la volontà di essere Comunità solidale non violenta. Il nostro tessuto sociale è fatto di donne e uomini ospitali ed in ogni gesto istituzionale e personale come tali siamo orgogliosi di esprimerci. Al giovane nostro ospite auguriamo pronta guarigione e che possa ritornare ad essere sereno tra noi".
Non si è fatto attendere anche il commento della comunità africana di Brindisi diretta da Drissa Kone: "Siamo dispiaciuti per quanto accaduto, andrò a trovare il ragazzo per portare la nostra solidarietà. Spero che sia fatta giustizia, questi atti di razzismo sono inaccettabili nel 2020".
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