Imprenditore "sequestrato" dalla burocrazia: non torna in Italia da 7 mesi

Bloccato in Egitto da oltre 7 mesi, un imprenditore italo-egiziano non può tornare in Italia a causa della burocrazia

Imprenditore "sequestrato" dalla burocrazia: non torna in Italia da 7 mesi

L'imprenditore italo-egiziano Bashir Soultan non vede i suoi tre figli e sua moglie da sette mesi. È rimasto bloccato in Egitto, dopo essersi recato al Cairo, per accudire la madre malata. Nel frattempo il suo permesso di soggiorno è scaduto e l’ambasciata italiana gli ha negato il visto per rientrare in Piemonte. Bashir vive in Italia da 15 anni, ha una fedina penale immacolata e non è un clandestino: alla Camera di commercio figura come amministratore delegato di una società, la Taur, che, con la collaborazione di un socio italiano, si occupa di vigilanza e sicurezza. Il problema di Bashir è che il suo permesso di soggiorno scade ogni anno e questa volta, nel periodo del rinnovo, lui si trovava forzatamente in Egitto dalla madre.

"Sono bloccato qui - racconta al Corriere della Sera - lontano dalla mia famiglia. Il mio bambino più piccolo si chiama Alì, ha tre anni e mezzo e vorrei riabbracciarlo. Non mi vede a casa da un sacco di tempo e ha detto alla mamma che secondo lui io sono morto. Al telefono mi chiama zio". La mancanza dei documenti che gli consentono di vivere regolarmente in Italia stanno mandando a rotoli anche la sua attività: "La mia società è nata a ottobre 2010.

Ci occupiamo di vigilanza e sicurezza. Ma da qui è difficile gestire tutto".

Ora Bashir si trova a Dubai dove ha appena ottenuto la residenza e spera nei prossimi giorni di avere un incontro al consolato per chiedere un nuovo visto.

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