Dietro l'attacco all'Iss "credo ci sia il mondo no vax". Sembra non avere dubbi l'infettivologo del San Martino di Genova, Matteo Bassetti, sull'incendio - pare di natura dolosa - appiccato da ignoti alla sede dell'Istuto Superiore di Sanità, in viale Regina Elena, a Roma. "C'è un clima bruttissimo, la politica non ci sta aiutando. - spiega l'esperto alle pagine di Adnkronos Salute -Noi medici siamo stati lasciati soli".
L'attacco alla sede dell'Iss
I fatti risalgono a domenica 14 marzo, pressappoco alle ore 20. Ignoti hanno incendiato con liquido infiammabile il portone della sede che ospita l'Istituto Superiore di Sanità (Iss), in viale Regina Elena, a Roma. I danni, per fortuna, sarebbero stati limitati grazie all'intervento tempestivo di una pattuglia dei carabinieri, in transito nella zona, che ha domato le fiamme con un estintore. Sul posto, sono intervenuti poi i tecnici della sezione Rilievi del Nucleo investigativo di via In Selci per un sopralluogo. Già questa mattina gli investigatori dell’Arma potrebbero inviare in procura un rapporto sull’accaduto e non si esclude l’apertura di un fascicolo da parte dei pm con l’interessamento diretto da parte del pool Antiterrorismo. In serata, i vertici Iss hanno raccomandato di alzare il livello di attenzione con una comunicazione interna ai dipendenti.
"Dietro attacco c'è mondo no vax"
Sulla gravissima offensiva si è espresso l'infettivologo del San Martino di Genova, Matteo Bassetti, ritenendo che dietro l'attacco ci sia una sorta di "congiura" no vax. "C'è un clima bruttissimo, la politica non ci sta aiutando. - afferma l'esperto alle pagine dell'agenzia stampa Adnkronos - Noi medici siamo stati lasciati soli. Queste azioni andrebbero condannate immediatamente perché sono attacchi alle Istituzioni, ai medici e alla scienza. Come gli attacchi che io ricevo ogni giorno, solo nelle ultime ore ho avuto minacce di morte e insulti alla mia persona e alla mia famiglia. Questo è il clima che si è creato per una contrapposizione. Ma credo che dietro ci sia il mondo no-vax".
"Continueremo a servire il paese"
Intanto, il presidente dell'Iss Silvio Brussaferro e il direttore generale Andrea Picco assicurano di voler "continuare a servire il Paese. per superare insieme questa pandemia”, come fa fin dall’inizio “nell’unico interesse di tutelare la salute di tutti i cittadini e delle nostre comunità”.
Mentre è il ministro della Salute, Roberto Speranza, a commentare nel merito: “Sono inaccettabili gli atti intimidatori contro l’Istituto Superiore di Sanità. Il nemico è il virus. Non chi si impegna per combatterlo”. Solidarietà è arrivata anche dai ministri Renato Brunetta, Mara Carfagna, Mariastella Gelmini e Andrea Orlando.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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