Innovazione e digitalizzazione: le parole chiave di Poggipolini

Grazie a una perfetta combinazione di organizzazione ed efficienza Poggipolini ha saputo mettere in campo misure di sicurezza anti-Covid di primissimo livello. E adesso l'azienda pensa già al futuro

Innovazione e digitalizzazione: le parole chiave di Poggipolini

Dal 1950 a oggi Poggipolini non si è mai fermata. L'azienda metalmeccanica, specializzata nelle lavorazioni di precisione, è riuscita a superare senza problemi l'onda d'urto della pandemia provocata dal Covid-19. Grazie a una perfetta combinazione di organizzazione ed efficienza, la struttura, già all'avanguardia, ha saputo mettere in campo misure di sicurezza di primissimo livello.

Il risultato è duplice: da una parte i lavoratori hanno continuato nelle loro mansioni affidandosi allo smart working, dall'altro Poggipolini è ora pronta a riprendere i contatti con i clienti sfruttando al meglio la propria digitalizzazione e proponendo fiere virtuali.

"Quando è scattata l’emergenza della pandemia – ha spiegato Michele Poggipolini, Executive Director di Poggipolini S.p.A. -ci siamo attivati subito pensando alla sicurezza dei nostri collaboratori e dipendenti. Ormai già alla fine di gennaio, inizio di febbraio, i nostri contatti in Cina intuendo quello che era successo da loro ci avevano informato che bisognava attivarsi per acquistare mascherine, per attivare il distanziamento tra le persone".

Le misure anti-Covid attuate dall'azienda

Poggipolini agisce prontamente. "Tra la fine di febbraio e i primi di marzo - ha ricordato Michele - abbiamo iniziato ad acquistare le mascherine, i guanti e gli occhiali, già in dotazione, li abbiamo resi subito disponibili per tutta la produzione. Abbiamo acquistato tutti i gel per sanificare le mani e kit di pulizia per ogni ufficio e creato un nuovo percorso all’interno dell’azienda per cercare di dare sicurezza ai nostri lavoratori. Verso la metà di marzo abbiamo attivato lo smart working che è ancora in corso, tutte le persone degli uffici, sia amministrativi, sia commerciali, sia marketing e anche l’ingegneria si sono subito stati attivati in lavoro remoto".

L'azienda è riuscita a intraprendere questo percorso senza problemi, dal momento che aveva già investito da tempo nelle virtualizzazioni, sia per gli uffici amministrativi e commerciali che per la parte di ingegneria. "Questo è stato molto importante per mantenere la produzione attiva. Senza gli investimenti sulla digitalizzazione fatti nel passato non avremmo mai potuto lavorare in questo modo", ha aggiunto Michele.

Oltre alle classiche misure di distanziamento sociale, Poggipolini è andata oltre. Come ha sottolineato nel dettaglio l'Executive Director, l'azienda ha continuato "a investire verso quelle che sono le protezioni, ad un’alternativa alle sanificazioni straordinarie, che utilizzano prodotti chimici come il perossido, ovviamente certificati, ed abbiamo collaborato con un’azienda nostra partner investendo su un robot autonomo che è in grado di poter sanificare tutte le superfici di produzione in maniera autonoma attraverso lampade UV-C. Ci da la possibilità ogni giorno di sanificare al termine del secondo turno tutta la produzione".

È così che Poggipolini è diventata un esempio anche per le altre imprese. Già, perché quando non c’erano ancora protocolli, l'azienda si è subito attivata, facendo in un certo senso da apri pista per tutti gli altri soggetti industriali.

Dalla nascita alle fiere virtuali

Prima di soffermarci sugli ultimi progetti di Poggipolini vale la pena conoscere la sua storia. Da piccola officina meccanica bolognese, Poggipolini è attualmente una PMI che conta 85 dipendenti tra ingegneri, meccanici, amministrativi ed operatori altamente qualificati, ed è tra i primi dieci player al mondo nel segmento della forgiatura a caldo di viteria hi-tech, alle spalle soltanto di colossi americani e francesi del settore con fatturati oltre i 2 miliardi di euro.

L'azienda è stata la prima in Italia a produrre e commercializzare viti in titanio. Nel 1970 Poggipolini le produce per moto da corsa. Nel 1984 entra nella Formula 1, prima con Porsche e poi con Ferrari, mentre nel 1996 fa il suo esordio nell’aeronautica. Nel 2008 il fatturato era di circa 11 milioni di euro, generato per il 90% nel settore F1, e per circa l’80% con il cliente Ferrari Gestione Sportiva (F1).

Il 2010 è l’anno della svolta. In seguito a una forte crisi del settore, la congiuntura economica negativa nel mondo e la crisi arrivata con i nuovi regolamenti tecnici della F1, la Poggipolini capisce che deve necessariamente cambiare strategia. È così che, tra il 2010 e il 2019, l’azienda crede ancora una volta nella propria mission iniziale: innovare il settore e credere nel futuro. Gli investimenti in ricerca e sviluppo crescono e arrivano a toccare i 20 milioni di euro, il 20% del fatturato annuo tra il 2010 e il 2017.

Tutti questi investimenti si sono concentrati verso l’innovazione del processo produttivo, come la linea ad alta velocità per lo stampaggio a caldo di viti in titanio, i contratti di ricerca e sviluppo (open innovation), brevetti, nuovi macchinari e impianti, IT e Digitalizzazione, certificazioni e qualifiche di processo e personale.

L'innovazione è totale e riguarda tutti i campi, non solo la produzione. Oggi Poggipolini Spa ha clienti in tutto il mondo: il 60% del mercato aziendale è in Italia contro il 40% del mercato estero, di cui il 95% solo nell’Unione Europea.

Come proseguiranno adesso le attività dell'impresa in questa particolare fase di convivenza con il virus? Michele Poggipolini illustra così il piano dell'azienda: "Abbiamo ragionato su come proseguire le nostre attività di business development. Per ripartire a dialogare con le persone, con i clienti, con i fornitori sfruttando il digitale, via web e in maniera virtuale e stiamo lavorando a un progetto molto innovativo che ci potrà dare la possibilità di poter organizzare una fiera virtuale".

"A fine luglio – ha spiegato Michele - era prevista la fiera più importante aeronautica in Inghilterra e con la squadra dei nostri creativi sarà possibile partecipare attraverso uno spazio virtuale web, mini sito dedicato, accedendo al nostro stand con realtà aumentata, uno stand dinamico che abbia al suo interno tutti i nostri prodotti, esponendo le tecnologie, le innovazioni creando la possibilità di visitare guardando anche i nostri sistemi produttivi e le fasi di lavorazione della rete intelligente.

Nella settimana della fiera sarà anche possibile organizzare degli incontri con me e con i miei collaboratori direttamente, richiedendo l’appuntamento via web o via la app ONE TEAM”. L'obiettivo di Poggipolini è uno: conservare il rapporto con i clienti, continuare ad emozionare e creare valore aggiunto.

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