Una studentessa britannica ha denunciato di essere stata stuprata in crociera da un italiano. Diciassette anni lei e diciotto anni lui: l'abuso sessuale si sarebbe verificato in cabina, a bordo della nave in viaggio per le acque del Mar Mediterraneo, con oltre tremila persone a bordo.
Il giovane è stato accusato e dunque arrestato dalle autorità spagnole – la crociera stava procedendo verso Valencia –, ma subito dopo è stato rilasciato. Il motivo? Questioni di competenza territoriale.
Già, perché la nave stava navigando in acque internazionali, motivo per il quale i giudici spagnoli non hanno competenza e dunque potere. Per intervenire, infatti, occorre un mandato di cattura firmato da un Paese con potere di giurisdizione, come la Gran Bretagna o Panama.
Come spiegano gli esperti di diritto internazionale, così come riportato dal Corriere della Sera, esiste infatti "giurisdizione concorrente di più Stati", ma non quello in cui è stata arrestata la persona accusata: se la ragazza denuncia nel Regno Unito, è necessario un mandato d'arresto internazionale, o può chiedere di farlo a
Panama, stato di bandiera della nave. Mentre l'Italia può intervenire, ma solo se il sospettato rientra in patria.E dunque il caso rimane sospeso e aperto, oltre che intricatissimo intrigo internazionale.
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