"Io ti rovino". Condannata l'autrice tv che minacciò l'ambasciatore Sequi

Valentina Pizzale, sceneggiatrice e autrice tv, è stata condannata a 2 e 3 mesi di carcere per stalking telematico. Minacciò con sms l'ambasciatore Francesco Sequi

"Io ti rovino". Condannata l'autrice tv che minacciò l'ambasciatore Sequi

Valentina Pizzale, autrice e sceneggiatrice televisiva, è stata condannata a 2 anni e 3 mesi di reclusione. La donna era stata accusata di stalking telematico nei confronti dell'ambasciatore Francesco Sequi, capo di gabinetto del ministro Luigi Di Maio. Nelle pagine dell'inchiesta gli sms dal tono intimidatoriodella donna all'ex: "Io ti rovino".

La storia

Un amore naufragato in fretta quello tra Valentina Pizzale, 43 anni, e il diplomatico Francesco Sequi. Tutto avrebbe avuto inizio nel 2017, quattro anni fa. Stando a quanto ricostruito dal Corriere della Sera, i due si sarebbero frequentati per un breve periodo salvo poi decidere di interrompere la relazione. Sarebbe stato Sequi, al tempo impegnato professionalmente in Cina, a troncare il rapporto. La 43enne si sarebbe opposta tentando la strada della riconciliazione ma all'ennesimo rifiuto avrebbe cominciato a perseguitare l'ex con sms dal tono intimidatorio a qualunque ora del giorno e della notte. "Vengo lì e butto giù l'ambasciata", avrebbe scritto in un messaggio. Messo alle strette, Sequi l'aveva denunciata all'autorità giudiziaria per stalking telematico. Ciononostante, la Pizzali non aveva desistito dai suoi intenti rincarando addirittura la dose. In attesa di giudizio, la nota autrice televisiva era stata sottoposta a misura cautelare dei domiciliari. Al termine della prima udienza, celebrata innanzi il Giudice Monocratico del Tribunale di Roma, aveva ottenuto la libertà.

La condanna al 2 anni e 3 mesi di reclusione

Nei giorni scorsi, la Corte ha deciso di condannare Valentina Pizzale a due anni e tre mesi di reclusione. "Ci siamo conosciuti sui social, mi ha contattato lui, e da lì è nato tutto", aveva spiegato la 43enne al giudice Wilma Passamonti riconducendo i messaggi inviati all'ambasciatore Sequi alla circostanza di un litigio. "Litigavamo e abbiamo usato anche parole forti e insulti - aveva spiegato - Ma sono stata io a bloccarlo sui social quando ho scoperto che mi aveva denunciato".

Pizzale aveva dichiarato anche che il diplomatico non sarebbe stato chiaro in merito alla conclusione della relazione e che, a suo dire, non sarebbe stata breve. "Altro che perseguitato, lui era geloso di me", erano state le sue parole.

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