"Italo dopo aver ucciso Roberta non ha mai chiesto scusa e ha continuato ad infastidire Fabio"

Fabio Di Lello, mercoledì 1° febbraio, ha aspettato fuori dal bar Italo D'Elisa, l'assassino di sua moglie, per ucciderlo. Ora, il legale di Fabio rivela che D'Elisa, dopo la morte di Roberta, ha continuato a provocare Fabio

"Italo dopo aver ucciso Roberta non ha mai chiesto scusa e ha continuato ad infastidire Fabio"

"Italo D'Elisa, dopo aver ucciso Roberta nell'incidente, non ha mai chiesto scusa, non ha mostrato segni di pentimento, anzi, era strafottente con la moto e continuava a dare fastidio a Fabio Di Lello".

A parlare è Giovanni Cerella, l'avvocato di Fabio Di Lello, l'uomo che ieri pomeriggio ha ucciso con tre colpi di pistola Italo D'Elisa. Italo il primo luglio 2016 aveva investito con l'auto Roberta Smargiassi, la moglie di Fabio Di Lello. Per la donna, che stava viaggiando in scooter, non c'è stato nulla da fare e poco dopo essere arrivata in ospedale è morta. Mentre l'uomo che l'aveva investita è rimasto a piede libero. Italo D'Elisa era indagato per l’omicidio di Roberta e a breve avrebbe dovuto comparire davanti al gup per l’udienza preliminare.

Ma Fabio non ce la faceva più ad aspettare fino a quel giorno, non ce la faceva più a vedere che l'assassino di sua moglie fosse libero di scorrazzare proprio su quella strada dove è morta Roberta, così, ieri pomeriggio ha impugnato la sua calibro 9, ha aspettato Italo fuori dal bar e lo ha ucciso con tre colpi, due all'addome e uno al collo.

L'avvocato Giovanni Cerella, intervistato da Radio Capital, ha rivelato che quando Italo D'Elisa incontrava Fabio Di Lello "accelerava sotto i suoi occhi. Lo infastidiva". "D'Elisa - continua l'avvocato - tre mesi dopo l'incidente aveva ottenuto il permesso per poter tornare a guidare la moto, perché gli serviva per andare a lavorare. Fabio era sotto choc, era depresso per la perdita della moglie, andava molto spesso al cimitero.

Pensava che giustizia non fosse stata ancora fatta. Ma incontrandolo non ho mai avuto l'impressione che stesse ipotizzando una vendetta. Sono rimasto sbalordito quando ho saputo. Lui non aveva dimestichezza con le armi".

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