L’imputato processa i magistrati mentre la causa è ancora in corso

Prima volta della legge sulla responsabilità delle toghe. Il caos dei procedimenti paralleli

L’imputato processa i magistrati mentre la causa è ancora in corso

Primi effetti della legge sulla responsabilità delle toghe e apre subito una serie di quesiti sulla normativa. Durante il processo per bancarotta della Alivision che si occupa di logistica, è stata aperta una causa "parallela" contro i pm che conducono l'inchiesta. Ora i magistrati che accusano i manager di bancarotta sono finiti sotto processo per una denuncia degli stessi dirigenti.

A riportare la vicenda è il Corriere della Sera che si domanda se appunto i magistrati dovranno astenersi o no dal portare avanti l'accusa nel processo penale. La singolarità del caso Alivision è appunto dovuta al fatto che tale accusa non è arriva al termine dei tre gradi di giudizio nel processo penale per bancarotta ma durante il processo stesso. Il dibattimento si aprirà il prossimo 17 giugno ma nel 2013 i pm della procura di Roma avevano chiesto al Tribunale fallimentare un'istanza di insolvenza per una delle società del gruppo.

La legge sulla responsabilità civile dei magistrati prevede che il processo a cui ci si appella per il risarcimento sia arrivato a conclusione. E nel caso della Alivision quella richiesta di insolvenza lo era.

Ecco dunque il paradosso del processo ai magistrati che stanno processando gli imputati. Se l'azione civile contro lo Stato dovesse concludersi positivamente per i querelanti, lo Stato sarebbe titolato a rivalersi sui pm andando a prelevare fino a metà dello stipendio.

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