Ok al Ponte sullo Stretto. Fonti del ministero dell'Ambiente ieri hanno fatto sapere che «la commissione tecnica di Valutazione dell'impatto ambientale (Via) ha completato nei termini le proprie attività approvando il parere di propria competenza sul progetto del Collegamento stabile tra Calabria e Sicilia comprendente il Ponte e i collegamenti stradali e ferroviari a terra». La Commissione, proseguono le fonti del Mase, «si è pronunciata positivamente sulla compatibilità ambientale del progetto, così come integrato con la relazione del proponente (il consorzio Eurolink, guidato dal gruppo Webuild; ndr) sul riavvio dell'iter del Ponte nel rispetto delle condizioni ambientali prescritte che dovranno essere ottemperate perlopiù nella fase della presentazione del progetto esecutivo».
Le condizioni, spiegano dal ministero, «riguardano, non solo l'ambiente naturale, terrestre, marino ed agricolo, ma anche aspetti relativi a progettazione di dettaglio per le opere a terra, relativi a cantierizzazione, gestione delle materie, approvvigionamenti, rumore e vibrazioni». Il Ponte «era inserito tra le infrastrutture strategiche già dal 2001 e ha seguito la procedura della Legge Obiettivo».
«Grande soddisfazione» è stata espressa dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, per la decisione della Commissione Via. «L'Italia può guardare al futuro», ha concluso. Ieri, nell'attesa del pronunciamento, il titolare del dicastero di Porta Pia aveva ironizzato sui possibili ostacoli ambientalisti: «Vediamo se pesciolini, alghe e uccellini permettono all'Italia di fare quello che fanno tutti, cinesi, giapponesi, coreani, americani».
Il progetto, infatti, continua a essere nel mirino di quella sinistra ambientalista che giudica negativamente qualsiasi forma di progresso, anche sotto il piano infrastrutturale. Particolarmente dura era stata la Cgil che ha espresso preoccupazione con il segretario confederale Pino Gesmundo. Non bisogna dare il via libera all'opera, aveva auspicato, perché «priva delle certificazioni necessarie» e non rispettosa del divieto di edificazione su faglie sismiche. Un riferimento alla diatriba che sta dividendo il consorzio Eurolink e Carlo Doglioni, presidente dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) che ha ribadito nuovamente un «mancato coinvolgimento. Un'affermazione «priva di fondamento», ha sottolineato Eurolink, perché l'Ingv e Doglioni erano stati coinvolti fin dal 2011 in un accordo con l'Università di Roma «La Sapienza» per l'aggiornamento del quadro sismico dell'area. Inoltre, Eurolink ha ricordato che lo studio congiunto del 2011 era stato documentato in un rapporto finale firmato dal professor Gianluca Valensise dell'Ingv, uno dei maggiori esperti di geosismotettonica. Per rispondere alle più recenti richieste della Commissione Via, sollevate a maggio 2024, Eurolink ha rinnovato la collaborazione con l'Università La Sapienza, che ha formalizzato l'accordo con l'Ingv solo dopo una serie di modifiche chieste da Doglioni, aggiungendo un ulteriore protocollo di collaborazione a settembre.
Eurolink ha precisato che i contributi dell'Ingv agli studi sono stati prodotti tramite l'Università, che ha trasmesso i risultati al consorzio.
La vicenda del «mancato coinvolgimento» dell'Ingv viene così descritta come una delle numerose «bufale» come quella del Ponte che poggia su faglie attive e che manchi un progetto di monitoraggio ambientale per i cantieri. Queste fake news confezionate ad arte, conclude Eurolink, «contribuiscono a diffondere disinformazione su un'opera strategica per il Paese».
Si ma se dobbiamo sistemare tutte le cose piu' urgenti mai sanate da parte degli altri governi, non faremmo mai piu nessun altro intervento utile che serve per lo sviluppo del paese.
Non dico che non si devono fare, ma si deve fare anche il ponte, la priorita' poi e' una decisione che non spetta a noi.
Cose da pazzi, un sindacato che ostacola lavoro, da pazzi. Ma pensate ai lavoratori comunisti lazzaroni.
Come i tori, quando vedono rosso non ragionano piu'.
Io ho quasi 80 anni il problema della siccita' e' uno dei problemi mai risolti nonostante tutti gli stanziamenti fatti con cassa del mezzogiorno e non solo. Usare adesso ancora queste scuse e' ridicolo, la Sicilia e' stata anche resa come regione autonoma ma non e' cambiato nulla,provare darsi da fare no, solo pretendere? con i soldi di tutti gli Italiani? Svegliatevi.
Non e' che e' piu' importante, ma lo e' e con un ritorno economico.
Se bobbiamo sempre sentire gli abitanti del posto, in Italia non si potrebbe mai fare nulla.
No tav, no nucleare, no gasdotti, no rigasificatori, no discariche,no termovalorizzatori etc. etc.
Non lamentiamoci poi se vi sono problemi. Unica argomento che vi sono tanti si rimane solo quello dei clandastini, quelli li vogliono.
Come priorita' posso concordare, il non farlo lo ritengo non utile.
Primo, l'aumento di posti di lavoro, quindi piu' introiti sia in tasse e contributi, meno disoccupati da mantenere,in piu' le tasse che le imprese dovrebbero pagare, per la costruzione del ponte, in piu vi sara sicuramente un pedaggio per l'attraversamento di tale ponte, piu possibilita per i turisti di arrivare con mezzi propi, queste sono alcuni dei riscontri economici.
Dopo il tuo commento, si sono immediatamente avvertiti i primi rulli di tamburo della sinistra nostrana.
dalla relazione ministeriale sul Ponte dello Stretto: : "L’analisi degli spostamenti sistematici di attraversamento dello Stretto mostra, per questi Comuni, una domanda di mobilità di circa 4.500 spostamenti pendolari di andata al giorno; di questi gli spostamenti sistematici tra Messina, Villa S. Giovanni e Reggio Calabria rappresentano oltre il 90% del totale degli spostamenti'' 15 miliardi per 4500 spostamenti? che i ponti servano non vi è dubbio ma che debbano essere fatti con un po di cognizione è altra cosa.. si tenga presente che il ponte non arriva in 'centro' ma a svariati km ,quindi c'è il rischio che a parità di costi molti continueranno ad usare il traghetto .
Caro @oggettivo ,
sono stato residente in Sicilia perchè mio Padre , Ufficiale della Marina Militare , è stato in servizio ad Augusta , a Messina e a Trapani .
Sono stato moltissime volte in vacanza in Sicilia , ho 71anni , e tutte le volte ho dovuto fare la coda per il traghetto .
Il Ponte è una infrastruttura NECESSARIA esattamente come il ponte tra Copenhagen e Malmoe !!! E transiteranno sul Ponte molto più di 4500veicoli/giorno come lei dice è sostenuto dal Ministero : con il Ponte gli spostamenti aumenteranno a dismisura , 10 o 20 o più volte , come è avvenuto tra Copenhagen e Malmoe .
Altra Considerazione : meglio spendere 15miliardi nel Ponte che avere dato il Reddito di Cittadinanza a milioni di nullafacenti quando in Emilia Romagna e nel Nord in genere MANCANO gli OPERAI !!!
Appunto da decenni, nessuno vi a posto rimedio e adesso la colpa e' del ponte? ridicolo.
Si ma se dobbiamo sistemare tutte le cose piu' urgenti mai sanate da parte degli altri governi, non faremmo mai piu nessun altro intervento utile che serve per lo sviluppo del paese.
Non dico che non si devono fare, ma si deve fare anche il ponte, la priorita' poi e' una decisione che non spetta a noi.