"Il mio cardiologo mi ha detto che ho rischiato grosso: potevano farmi saltare il pacemaker e fermarmi il cuore". Si chiama Ugo Vanoli l'imprenditore rapinato venerdì sera nella sua villa in via Bastioni a Soncino, comune in provincia di Cremona, venendo minacciato con un taser dai due ladri, che glielo hanno puntato dritto al cuore dicendogli "ti friggiamo", ben sapendo, appunto, che lui aveva il pacemaker.
Il signor Vanoli, 72 anni, ha parlato della brutta avventura a Il Giorno, ripercorrendo quei minuti di paura e raccontando come hanno fatto quei bruti a entrargli in casa: "Verso le 20:30 ho sentito battere sull'inferriata di una finestra. Sono andato a vedere e ho notato che c'era una veneziana rotta. Sono uscito convinto di trovare qualche ragazzo che aveva fatto il danno e invece, una volta aperta la porta, mi sono trovato davanti due individui che mi hanno costretto a rientrare con loro".
Erano vestiti di nero e col passamontagna in testa: "Uno aveva in una mano un taser e nell'altra un martello. Quello col taser e martello mi ha detto: 'Vanoli stai tranquillo, fai il bravo altrimenti ti faccio saltare il pacemaker'. Poi mi hanno chiesto di dargli i soldi e l'oro. Uno aveva un accento della bassa bresciana".
Vanoli si è salvato con uno scatto e una spinta a uno dei due malviventi, riuscendo a chiudersi dentro a una stanza con la porta blindata: da lì ha chiamato le forze dell'ordine e dunque il figlio e la moglie, avvisandoli di non tornare a casa a breve.
"Il cardiologo mi ha
controllato. Tutto a posto. Mi ha detto che sarebbe stato un bel problema. Avrei potuto morire perché il pacemaker avrebbe smesso di funzionare. Come hanno detto loro, mi avrebbero fritto" racconta infine.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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