"No alla concessione indiscriminata della cittadinanza a tutti i rom e i sinti". La Lega Nord si oppone all'adesione dell'Italia alla Convenzione delle Nazioni Unite sulla riduzione dei casi di apolidia. "Il documento è un cavallo di troia per la svendita della cittadinanza a tutti i nomadi", ha avvertito in aula il deputato Stefano Borghesi. "Siamo preoccupati: nella stessa relazione del governo il problema dell'apolidia viene identificato innanzitutto con i rom. L'adesione alla convenzione può essere una clamorosa insidia. Ci saremmo aspettati, piuttosto, una strategia internazionale per provvedere alla identificazione dei rom sui singoli territori nazionali, da parte di tutti i Paesi membri". Il testo di cui parla la Lega risale al 1961. Con questo passo l'Italia di fatto spalanca le porte alla concessione della cittadinanza a circa 15mila rom.
Come si legge nel testo del disegno di legge presentato alla Camera firmato da Padoan, Orlando e Alfano è già scattata la conta dei rom a cui dare la cittadinanza: "Non esistono cifre ufficiali sulla presenza di apolidi in Italia. Tuttavia si può ragionevolmente ritenere che i gruppi più consistenti di apolidi di diritto e de facto possano rintracciarsi nelle comunità Rom e Sinti originarie della ex Jugoslavia. Secondo le stime, circa 15.000 Rom e Sinti nati da genitori provenienti dalle ex Repubbliche jugoslave sono potenziali apolidi.
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