La voce di Mattia non si può sentire. Ma il suo appello scritto fa molto rumore. Rompe il velo di silenzio su quel terremoto che ha messo in ginocchio il centro Italia e che lo Stato non è ancora stato in grado di rimettere in piedi. Dopo sette mesi dal sisma, Mattia e la sua famiglia vivono ancora in un container. Pochi giorni fa ha compiuto due anni e ha deciso di inviare un messaggio al governo, al Paese: "Non dimenticatevi di noi".
Già, perché è proprio questo che il governo sembra aver fatto: si è dimenticato. Burocrazia, decreti infiniti, lavori che vanno a rilento. E ancora stalle mai costruite per gli allevatori, soldi che tardano ad arrivare, attenzione mediatica che quando cala rischia di rendere meno importante per i governanti portare a termine le tante promesse fatte ai terremotati.
"Caro Stato, mi chiamo Mattia - scrive il bimbo attraverso il profilo di sua madre, Simona Orfini - Da pochi giorni ho compiuto i miei primi due anni di vita. Sette mesi di questa li ho già passati insieme alla mia mamma e al mio papà in un container. Sono il più piccolino della comunità terremotata qui a Muccia. Ho imparato a mangiare da solo. Faccio la fila come i grandi con il mio vassoietto blu alla nostra mensa. Qui abbiamo avuto la fortuna di avere in aiuto i carabinieri del battaglione Puglia che cucinano per tutti noi. (E che mi viziano). Loro si che mi stanno vicino...non come te, che ti sei dimenticato".
Dimenticato. Sentirselo dire da un bambino dovrebbe scuotere le coscienze di molti. Chissà. "La mia mamma dice che le promesse poi vanno sempre mantenute", fa notare Mattia con lo spirito candido di un bambino, di chi se dice una bugia pensa che il naso possa allungarsi come a Pinocchio. Pensate alla promessa fatta in pompa magna da Matteo Renzi: "I container entro Natale". Peccato poi siano arrivati molto dopo, quando l'inverno già gelava le doloranti membra dei terremotati. "Io rappresento il tuo futuro - conclude Mattia - Insieme a tanti altri bimbi del centro Italia che dal 24 agosto in poi hanno perso tutto.
Io però ho fiducia nella mia famiglia, nel mio Paese. Aiutami a crescere credendo ancora in te. Perché se mi togli la possibilità di avere un futuro caro Stato...io con te poi faccio i capricci e non ci gioco più. Mattia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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