L'Aquarius sfida l'Ue e l'Italia: "Vogliamo tornare in mare"

La Aquarius 2 di Msf e Sos Mediterranée è arrivata a Marsiglia. L'appello ai Paesi dell'Ue per una ottenere nuova bandiera

L'Aquarius sfida l'Ue e l'Italia: "Vogliamo tornare in mare"

La Aquarius 2 è a Marsiglia. Senza una bandiera, con poco sostegno internazionale, ma non intenzionata a fermare le sue missioni. Vuole tornare nel Mediterraneo alla ricerca di immigrati e per farlo sta cercando uno Stato che le conceda una bandiera sotto la cui egida navigare.

Nelle scorse settimane, infatti, Panama aveva deciso di ritirare la registrazione alla imbarcazione di Sos Mediterranée e Medici Senza Frontiere. Ne nacque una dura polemica, con le Ong a puntare il dito contro le "pressioni italiane". Erano i giorni in cui la Aquarius, che a bordo aveva 58 persone recuperate al largo della Libia, non aveva trovato alcun porto dove farli sbarcare. Solo un accordo a quattro tra Spagna, Portogallo, Francia e Germania permise, domenica scorsa, di trasbordare i migranti a Malta che poi provvederà a redistribuirli tra le capitali Ue che si sono rese disponibili.

Il fatto è che per poter tornare in mare, l'Aquarius ha bisogno di una nuova bandiera.

Nei giorni scorsi avava fatto appello all'Europa e ai Paesi che si sono dimostrati "accoglienti" (a parole) con i migranti. Ma per ora non sono arrivate risposte. "Siamo determinati a tornare al più presto in acque internazionali nel Mediterraneo centrale", si legge nell'appello delle due Ong su Twitter.

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