Andrea Albanese, l'uomo che aveva dimenticato il figlio di due anni in auto sotto il sole provocandone la morte nel 2013, non era capace di intendere e di volere. A darne notizia è il quotidiano La Libertà. Il piccolo Luca, lasciato all'interno dell'auto sotto il sole, morì per asfissia.
Il gip, Elena Stoppini, ha stabilito il proscioglimento dell'uomo. Decisiva è stata la relazione degli psichiatri dell'accusa e della difesa. Tutti, infatti, concordano nel dire che Albanese era in preda ad amnesia dissociativa. Il papà della vittima, infatti, avrebbe dovuto lasciare il figlio all'asilo, come ogni giorno, ma a causa dell'amnesia andò direttamente a lavoro.
Qualche tempo fa Albense ha rilasciato un'intervista al quotidiano La Repubblica ricordando quel giorno. "Non l'ho capito e non lo capirò mai - afferma l'uomo interpellato su come ha fatto a dimenticare il piccolo Luca nell'auto -. Era un periodo del tutto normale, non avevo scadenze particolari sul lavoro e nemmeno preoccupazioni serie. Ero felice. Quella mattina ero sicuro di averlo protato all'asilo tanto che in mattinata mi è capitato di parlare di mio figlio con i colleghi alla macchinetta del caffè, e nessun dubbio ha sfiorato la mente.
Anche quando quel pomeriggio mi ha chiamato mia moglie per dirmi che il nonno non aveva trovato Luca al nido, ho pensato a un equivoco o che l'avessero portato fuori; sono sceso dall'ufficio per andare a verificare, ma ero tranquillo. Poi ricordo le mie urla, e i colleghi correre".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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