Ancora fuga per l'Audi gialla. La polizia e i carabinieri, nonostante i numerosi avvistamenti non riescono a fermarla. I tre banditi stanno mettendo sotto scacco l'intero Nord-est e nonostante e carabinieri abbiano usato più volte l'elicottero per provare a localizzarlo non sono stati ancora in grado di individuarli.
Ma un motivo c'è. Al momento, infatti, l'impianto accusatorio nei confronti dei tre criminali dell'Est è ancora troppo debole e non permette di usare tutti gli strumenti a disposizione.
Il comandante provinciale dei carabinieri di Padova, Stefano Iasson, ha comunicato: «Siamo presenti e stiamo limitando la loro azione. Non dimentichiamoci che grazie alle forze dell’ordine loro hanno commesso solamente un furto e un tentato furto". Ma questo fatto si sta rilevando un'arma a doppio taglio. In particolare la polizia è costretta a "bilanciare " l'azione di ricerca.
«Attualmente potremmo accusarli di violenza e resistenza a pubblico ufficiale - ha detto l'ufficiale - ricettazione, furto e tentato furto. Di fronte a reati di questo tipo noi come istituzioni dobbiamo riuscire a bilanciare l’azione. Dobbiamo operare senza mettere a rischio la vita degli altri». Niente sparatorie dunque e nemmeno duelli ai 200 all’ora. Per prenderli bisogna attendere che si fermino a fare rifornimento. Considerando i consumi dell'Audi, dovrebbe avvenire tra qualche ora. Agenti in borghese e militari dell'Arma presidiano tutte le aree di sosta del Nord-est.
La vicenda
La polizia sta dando la caccia da 7 giorni ad una Audi R6 gialla, con targa svizzera, rubata dai tre banditi nella notte di natale a Malpensa. Domenica i criminali hanno tentato un furto in appartamento ad Albano Terme. Scoperti i malviventi hanno aperto il fuoco contro la volante delle forze dell'ordine. Mercoledì l'auto è stata avvistata in provincia di Vicenza, mentre giovedì segnalazioni del suo passaggio sono arrivate dalla polizia di Gorizia. Anche in questo caso ne era nato un inseguimento, ma i 560 cavalli della Audi hanno fatto la differenza. L'Audi gialla, capace di sfiorare i 300 km/h, appare ogni tanto in autostrada, poi sfreccia nelle strade provinciali di Padova, Venezia, Treviso, Vicenza e Trieste. Una fuga senza fine. E al momento senza che nessuno sia riuscito a bloccarla, nonostante polizia e carabinieri abbiano tentato alcuni inseguimenti. Nel frattempo i malviventi riescono a mettere a segno anche alcuni colpi a San Donà, svaligiando la casa di un ex consigliere regionale Diego Cancian e in un'altra casa. Per un bottino complessivo che si aggira intorno ai 70mila euro.
Poi l'auto è stata avvistata a Padova Est dell'altro ieri. Alle 17 di giovedì era a Livenza e alle 17.30 è stata intercettata a Redipuglia, in direzione di Trieste. La polizia, poi, è riuscita a incrociarla intorno alle 18 a Prosecco (Ts), ma anche in questo caso sono riusciti a fuggire aprendo il fuoco contro le forze dell'ordine. Alle 22 la polizia di Jesolo ha intercettato i banditi al casello di Noventa: a quel punto inizia la folle corsa a 260km/h in autostrada, velocità grazie a cui riesce a seminare la volante. (guarda il video della fuga) Poi numerosi ulteriori avvistamenti, fino alle 1 di ieri notte. Quando l'Audi viene vista sulla A4 in direzione di Milano. Sul passante di Mestre fa inversione a U, manovra che ha costretto una vettura a tentare di evitare la collisione. L'auto si è schiantata e una donna è morta sul colpo.
La vittima è la 58enne russa, Elena Alexadrova Belova, che era alla guida della sua Opel Astra: per schivare l'Audi dei banditi ha tamponato un furgone ed è rimasta incastrata nell'abitacolo.Alle 18 di ieri, mentre le forze dell'ordine la cercano disperatamente, l'Auto ricompare intorno alle 18. Poi più nulla. Si teme che i banditi abbiano una base in zona. (guarda le foto dei banditi)
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