Sembra una operazione banale, la più semplice di tutte. In fondo la facciamo ogni giorni, mattina e sera. Per lavarsi il viso, però, bisogna fa attenzione ad alcuni particolari. A fornire alcuni consigli è il professor Antonino Di Pietro, dermatologo e direttore dell’Istituto Dermoclinico di Milano, interpellato dal Corriere.
Prima regola: "È bene scegliere un prodotto che non sia troppo aggressivo – spiega il professore - ovvero, che non sgrassi eccessivamente la cute, eliminandone il film lipidico di acqua e sebo necessario a creare una barriera che impermeabilizza la pelle e a mantenere le cellule superficiali cutanee più adese l’una con l’altra". Sbagliato anche usare l'acqua calda "in abbinamento a un prodotto detergente rischia di "sciogliere" il sebo". Meglio utilizzare l'acqua tiepida.
E ancora: lavarsi più di due volte al giorno può risultare problematico. Sempre meglio fermarsi a due, altrimenti il rischio è di irritare la pelle e di renderla più unta. Allo stesso modo, però, non è saggio neppure dimenticarsi di farlo prima di andare a letto o quandi ci si è alzati. Oppure affrettare l'operazione. "La pelle è abituata all’acqua – spiega Di Pietro - quindi sono sempre favorevole ad abbondare col risciacquo, gesto che invece ultimamente sembra essere un po’ dimenticato, prestando attenzione in particolare a mascella, attaccatura dei capelli e naso, che sono in genere i posti più dimenticati". Lasciarla sporca potrebbe rischiare di seccare la pelle.
Inutile, invece, esagerare con lo strofinamento dell'asciugamano.
"In realtà bisognerebbe piuttosto tamponare il viso con un asciugamano morbido e non già sfregarlo – consiglia Di Pietro – per evitare che la pelle, perdendo il sebo in profondità, si disidrati e perda elasticità, esponendosi così alle rughe".
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