L’avevano presa larga, le sardine. Partite da Bologna sotto la finta maschera del movimento giovanile che lotta contro la politica populista, in un batter d’occhio i banchi capitanati da Mattia Santori, pressati dai media, hanno svelato la loro identità. Palesati come i peggiori nemici del leder della Lega, Matteo Salvini, hanno battuto le piazze italiane sotto lo slogan di "un’Italia che non si lega". Un pressing sfrontato che oggi, a pochi giorni dal voto in Emilia, si fa sempre più pesante. Tanto da annunciare uno scontro, testa-testa, a Bibbiano. Il paese in provincia di Reggio Emilia balzato alle cronache perché palcoscenico degli scandali sugli affidi e scelto come tappa di una delle ultime date scelte da Salvini per concludere la campagna elettorale in vista delle regionali in Emilia-Romagna fissate per il 26 di gennaio.
È braccio di ferro tra Lega e sardine, che si contendono la stessa piazza del comune al centro dell’inchiesta “Angeli e Demoni”. Da giorni, il leader della Lega, aveva annunciato l’appuntamento, fissato per giovedì prossimo in piazza della Repubblica, a Bibbiano con Lucia Borgonzoni, senatrice leghista in corsa per il centrodestra alla presidenza della Regione Emilia Romagna. "Bibbiano è una vergogna mondiale. L'Emilia merita di meglio, merita un sistema intorno alla famiglia più trasparente e libero". Aveva detto ieri il leader della Lega, Matteo Salvini, commentando apertamente l'avviso della procura per la fine delle indagini preliminari con il quale gli inquirenti hanno reso ufficiali anche gli ultimi dettagli choc sui 26 indagati.
Ma l’evento sembrerebbe scontrarsi con l’ennesima manifestazione delle sardine. Che dalla loro pagina Facebook dedicata parlano, al solito, a suon di slogan rabbiosi. "Gli sciacalli passano, le sardine restano. Bibbiano non abbocca”. E si danno appuntamento in piazza della Repubblica, a Bibbiano. “Mi sembra assurdo che si parli ancora di Bibbiano” aveva ammesso ai microfoni l’ideatore del movimento di pesciolini. Sulla scia del Partito democratico, l’inchiesta sui bambini plagiati dagli assistenti sociali e strappati dalle proprie famiglie, per il movimento schierato a sinistra non meritava attenzione. Eppure, pur di impedire che il silenzio tombale dei Dem, sui fatti in cui è finito coinvolto un sindaco a quota Pd, possa spostare il voto degli elettori, ecco che l’armata dei giovani pesciolini decide di andare in soccorso a Bonaccini.
"Vogliono bloccare la nostra manifestazione ma non ci spaventano", ha detto all'Agi il segretario regionale della Lega Emilia, Gianluca Vinci, nonché deputato del Carroccio e avvocato. Che ha poi spiegato: "Hanno fatto richiesta come 'festival' in piazza, ma in realtà la loro è una manifestazione". Le sardine "si schierano in favore del Pd su uno dei temi più bollenti di questi mesi, ovvero, Bibbiano, cercando - ha lamentato il segretario della Lega Emilia - di impedire un nostro evento e da movimento falso buonista si sono scoperti essere un movimento di azione illiberale".
Ora, la decisione su chi si aggiudicherà la piazza è nelle mani di Prefettura e Questura. Intanto i leghisti fanno chiarezza sulle tempistiche." In campagna elettorale le piazze possono essere prenotate dai cinque ai due giorni prima. Quindi noi presenteremo richiesta il 18 gennaio e - ha concluso Vinci - abbiamo la precedenza in quanto partito politico all'interno della competizione elettorale. Le sardine provano a fare questa forzatura ma non ci spaventano".
Fino a qualche giorno fa, dopo l’annullamento delle misure cautelari nei confronti dell’ex sindaco Carletti, il focus degli uomini della sinistra sarebbe stato quello lanciato da Matteo Renzi che, poche ore dopo la notizia, aveva cinguettato una richiesta di scuse, rivolta a Lega e Cinque stelle, nei confronti dell’indagato. Secondo il leader d’Italia Viva, Carletti sarebbe stato massacrato inutilmente dallo sciacallaggio dei populisti.
Oggi che le accuse nei confronti del primo cittadino di Bibbiano sono state confermate, sarà difficile per le sardine trovare la quadra per ribaltare gli evidenti passi falsi del Pd su uno scandalo senza precedenti. La contesa per la piazza potrebbe essere, per le sardine, la vera occasione per mollare la presa ed evitare di perdere credibilità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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