"Oggi propongo il nostro programma di governo, l'anno prossimo sarò qui come Lega di governo". A Cernobbio, nell'ambito del seminario Ambrosetti, oggi è anche il giorno di Matteo Salvini. Che, ricordando come nel corso degli anni le idee della Lega Nord sono passate dall'essere tacciate di "populismo" a essere considerate "realtà e buonsenso", prova a tracciare la sua proposta per cambiare il Paese. Quella che il leader del Carroccio ha in mente è "un'Italia più semplice". "Gentiloni si accontenta, io no - spiega - l'Italia merita di correre, con meno vincoli e meno tasse".
"Ho incontrato gli imprenditori e ho ricordato loro che quello che la Lega diceva ed era passato per populismo, oggi è realtà e buonsenso". Parlando con i giornalisti al termine dell'intervento al seminario Ambrosetti di Cernobbio, si capisce sin da subito che l'obiettivo di Salvini sono le elezioni politiche della prossima primavera. Vincere con la coalizione di centrodestra per far tornare la Lega Nord al governo. Solo così potrà portare avanti le battaglie iniziate negli anni passati. "La direttiva sulle banche era sbagliata - ha detto ricordando le posizioni del Carroccio - l'austerità imposta dall'Europa era sbagliata, l'immigrazione si poteva fermare. Ora ho dato appuntamento all'anno prossimo con la Lega al governo e con i primi risultati".
L'agenda di Salvini va dalla lotta all'immigrazione al welfare. "Voglio uno Stato che garantisca a mio figlio una pensione e non, se va bene, 650 euro al mese - mette in chiaro - uno Stato che non fa figli non ha futuro. Vogliamo un'Italia più semplice: meno burocrazia e meno Stato possibile, più strategia e meno bonus". Sono "le culle", più che il prodotto interno lordo, l'indicatore su cui il Carroccio baserà le sue politiche economiche. "Un Paese non sta in piedi se non si fanno dei figli: il primo indicatore che curerò quando sarò al governo saranno le culle", ha sottolineato Salvini spiegando, nel corso del suo intervento, che "se in Francia nascono più bambini è perché c'è un sistema del welfare che lo permette, non perché ci sono più bonus. Questo sarà il primo impegno quando saremo al governo".
La riduzione degli sbarchi di immigrati non è per Salvini una vittoria del governo Gentiloni. Piuttosto, "è la dimostrazione del fatto che volere è potere". "Bloccare l'immigrazione clandestina di può. Era voluta e cercata, era organizzata e finanziata. Secondo me si sono presi qualche mese di pausa in attesa delle elezioni tedesche, austriache e italiane per poi riaprire i rubinetti". E ha promesso: "Se la Lega vince, i rubinetti non si riapriranno". A preoccuparlo, però, è anche l'eventuale approvazione della nuova legge che regala la cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia.
"Lo ius soli è una follia", ha sbottato Salvini che, durante il Forum, ha dimostrato, numeri alla mano, che l'Italia è il Paese europeo a legislazione vigente che concede più cittadinanze nel 2015 e 2016. "Non si capisce perché occorre regalarne altre per diventare la sala parto d'Europa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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