La leghista contro i rom: 'Zingari, una tagliola possa mozzarvi le mani'

L'attacco del Pd all'assessore della Lega a Ivrea: prima delle elezioni aveva scritto un post contro i rom dopo aver subito un furto

La leghista contro i rom: 'Zingari, una tagliola possa mozzarvi le mani'

Il post contro i rom e gli "zingari" sta creando non poche polemiche. L'autore è Giorgia Povolo, assessore della Lega alle politiche sociali del Comune di Ivrea. Su di lei si è scagliato il Partito democratiche che ha presentato un'interpellanza per le affermazioni rilasciate su Facebook. I fatti risalgono al 24 giugno scorso, dunque non sono recenti, ma hanno comunque sollevato un polverone che adesso il sindaco Stefano Sertoli dovrà provare a trattenere.

"Che mi vengano ancora a riempire la testa con tante belle parole per i più bisognosi - si leggeva nel post - che mi vengano ancora a giustificare la presenza di certi individui nel nostro Paese...di zingari, non rom ma zingari di merda, zecche e parassiti capaci di spolpare tutto. Di connazionali criminali che andrebbero usati come esche per i piranha. Gli unici bisognosi che esistono davvero al mondo sono i malati, le persone che si ritrovano a combattere ogni secondo per vivere, queste sono le persone con cui voglio essere caritatevole. Vi auguro calorosamente che cercando di rubare qualcos'altro una tagliola possa mozzarvi le mani non all'altezza del polso ma sopra il gomito così che la maglietta possa coprire lo scempio che vi ritrovereste ad essere. Inoltre mi farebbe alquanto schifo vedere i monchi penzolanti ai semafori mentre chiedete l'elemosina con i piedi. Che possa per te/voi essere un 2018 pieno di cure e che i soldi guadagnati da questo furto possano servire per comprare medicine contro un brutto male al sedere. Ringrazio la Boldrini per avere un grande cuore aperto verso il prossimo, oltre alle....".

Al Pd non interessa che quel post risalga a quando l'asserrore era una semplice cittadina che, da quanto scrive Repubblica, avrebbe scritto quelle frasi dopo aver subito un furto.

E così è partito l'attacco politico perché "chiaramente - dicono i consiglieri Maurizio Perinetti, Gabriella Colosso, Fabrizio Dulla e Mauro Salizzoni - l'assessora non ha l'adeguato profilo umano, sociale e politico per ricoprire quella carica, ma totalmente allineata alle politiche comunicative e di pensiero del suo partito guidato da Matteo Salvini".

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