Legittima difesa dal Festival

Che bella la metà d'Italia libera, che non guarda Sanremo!

Legittima difesa dal Festival

Che bella la metà d'Italia libera, che non guarda Sanremo! Evidentemente metà italiani sono automi, rispondono all'appello di mediocrità mostruose: Sanremo, Celentano e Benigni. Grandi annunci, incomprensibile attesa e, poi, all'ora X, il 52% dei telespettatori, pari a 11 milioni di persone, si sintonizzano. Cosa cercano? Cosa vogliono vedere? Non è un film, non è un testa a testa, sono canzoni. Vanno ascoltate, non viste; potrebbe avere senso il boom di ascolti alla radio, ma in video la noia prevale. Eppure, procedendo la serata, calano i numeri assoluti e aumenta lo share, qualcuno cede al sonno, altri sono sopraffatti dalla banalità. Così, dalle 23.57, gli spettatori calano a 5,8 milioni. Sempre troppi, all'evidenza. Un dato che ci fa pensare che gli italiani sono più svegli quando dormono. Hanno un momento di resipiscenza, escono dall'incubo catatonico, in veglia apparente, e vanno a dormire. In quel momento ritrovano se stessi. Se i cittadini italiani sono 60 milioni, possiamo dire che a mezzanotte i fedeli reali sono in realtà il 10%: circa 6 milioni. Possiamo immaginare che, davanti ad ogni televisore, ci sia una media di due o tre persone, a mezzanotte.

E, dunque, il dato può crescere fino a 10 o 12 milioni di italiani semiaddormentati. Ci rassicura. Dunque, molti dormono, alcuni leggono, 5 milioni guardano altri canali, i più saggi fanno l'amore. Come qualcuno ha detto, si tratta di casi di legittima difesa.

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