Li drogava di nascosto e poi li abusava. Sono accuse pesantissime quelle a carico di don Stefano Segalini, il parroco di Piacenza arrestato per presunti abusi sessuali su ragazzi, tutti maggiorenni, che frequentavano la sua parrocchia, quella di San Giuseppe Operaio.
L'uomo di Chiesa indagato per violenza sessuale aggravata e per procurato stato di incapacità e si trova ora agli arresti domiciliari su decisione del pm in una casa spirituale della Diocesi, che si trova in un comune non specificato della Lombardia.
Le indagini della squadra mobile di Piacenza sono scattate in seguito ad alcuni esposti arrivati in Diocesi: il vescovo di Piacenza Gianni Ambrosio, una volta venuto a conoscenza del fascicolo, aveva destituito il parroco in via cautelare. E in quei giorni il diretto interessato scrisse su Facebook: "Vi chiedo, per avere un po' di pace, di non scrivere più niente e pregare. Grazie. Ps: non commentate o mettete 'mi piace'. So che mi volete bene", post commentato da decine di fedeli, che gli esternarono solidarietà.
Gli inquirenti hanno tenuto il sacerdote sotto osservazione per mesi: in alcuni casi pare che il prete abbia messo delle sostanze psicotrope nelle bevande dei ragazzi per stordirli per poi
commettere gli abusi sessuali. Insomma, l'uso della droga per mettere fuori gioco le proprie prede, riuscendo con più facilitare ad abusare di loro: sarebbe stato questo lo stratagemma utilizzato dal sacerdote piacentino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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