Si era messo in tasca alcune rondelline di metallo, forse senza neppure accorgersene. Un furto da nulla, perché il valore complessivo di quanto sottratto al supermercato dove lavorava non raggiungeva i tre euro. Eppure l'Auchan aveva lo stesso deciso di lasciare a casa il caporeparto.
Una notizia che aveva fatto scalpore e portato a una causa legale nei confronti del supermercato, che si è conclusa oggi, con la decisione della Cassazione di dare ragione al lavoratore licenziato e respingere il ricorso presentato dalla catena
della grande distribuzione.Durante il processo, ha spiegato la Cassazione, "non è emersa" una intenzionalità e per questo il reclamo è stato giudicato inammissibile e Auchan dovrà pagare 3.600 euro di spese di giustizia.
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