Licenziato Fiat minaccia:"Mi crocifiggerò nel giorno del giuramento del presidente"

L'operaio era stato licenziato per aver esibito il fantoccio "impiccato" di Marchionne. Adesso vuole togliersi la vita

Licenziato Fiat minaccia:"Mi crocifiggerò nel giorno  del giuramento del presidente"

Un annuncio choc quello di un operaio della Fiat, licenziato dall'azienda l'anno scorso per aver esibito il fantoccio "impiccato" di Sergio Marchionne e pronto a tutto pur di farsi ascoltare. "Domattina - ha dichiarato Marco Cusano, 49 anni, ex dipendente del reparto logistico Fiat di Nola - non appena il presidente della Repubblica giurerà io mi crocifiggerò davanti alla Fiat di Pomigliano ".

L'operaio sostiene di essere in sé, di essere pienamente consapevole di ciò che ha anticipato. I Cobas del comitato di "Lotta Cassintegrati e Licenziati Fiat" - come riportato da Il Mattino- hanno anche diramato un comunicato stampa per annunciare il tragico gesto. "Visto che il presidente Sergio Mattarella ha dichiarato di essere vicino ai più deboli e visto che Marco Cusano e gli altri licenziati Fiat difficilmente potranno rietrare al lavoro grazie al jobs act di Renzi, Marco ha voluto prendere questa terribile decisione", spiega Mimmo Mignano, un altro licenziato dello stabilimento di Pomigliano e leader del comitato di operai.

Ed è un periodo critico quello dello stabilimento di Pomigliano. Una settimana fa, infatti, scattava la cassa integrazione alla dei dipendenti Fiat. Le vendite della Panda sono in discesa e l'azienda non appena avverte un calo manda tutti a casa.

Lo stop alle produzioni dell'utilitaria è durata sette giorni e domani è previsto il rietro. Una pausa piuttosto lunga come ce ne sono state altre nel 2014. Ormai c'è la netta sensazione che se a Pomigliano non arriverà un altro modello di vettura da produrre, la situazione non potrà che peggiorare.

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