Ancora polemica dopo le parole su Facebook di Cecilia Strada e il "sesso con i fascisti". Polemiche che, dopo la risposta di Vittorio Sgarbi, si è addirittura trasformato in un caso politico regionale. Per la precisione un caso siciliano, visto che il critico d'arte è assessore alla cultura a Palazzo D'Orleans.
I consiglieri regionali siciliani del Movimento Cinque Stelle, infatti, si sono rivolti a Musumeci per chiedergli di ritirare la delega a Sgarbi. Il motivo? "La dialettica politica è una cosa, gli insulti coordinati e continuativi altro – hanno detto i pentastellati - Musumeci chieda scusa a nome del governo e gli ritiri la delega di assessore regionale alla Cultura e all’identità siciliana". E così i grillini nel frattempo stanno preparando una mozione di censura.
A rinvigorire la polemica ci ha pensato infine il deputato regionale Claudio Fava, candidato alla presidenza della regione per la sinistra fuori dal Pd. "Musumeci decida – ha detto - o ritira la delega all’assessore Vittorio Sgarbi oppure, se non è libero di farlo, si dimetta lui". Una dichiarazione che ha provocato la pronta reazione del critico d'arte (il quale, per ora, non ha alcuna intenzione di lasciare il posto: se ne riparlerà dopo le elezioni politiche, che lo vedono candidato): "Fava si occupi della sua fidanzata - ha detto - le trovi i biglietti che mi ha chiesto per andare a vedere la Juventus. Quindi non rompa i co...
è ora di finire con questa storia delle dimissioni. Io ho semplicemente commentato una dichiarazione grottesca che è stata criticata da tutti, la signora Cecilia Strada non può fare la razzista, il sesso non si basa sull’ideologia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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