C'è la data per il vaccino ai bimbi: quando si comincia

Per quella data dovrebbero essere disponibili le formulazioni pediatriche per i bimbi dai 5 agli 11 anni

C'è la data per il vaccino ai bimbi: quando si comincia

Franco Locatelli ha annunciato che le inoculazioni del vaccino anti-Covid ai bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni dovrebbero partire il 23 dicembre. Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico e presidente del Consiglio superiore di Sanità, intervenuto a Sky Tg24, ha infatti spiegato che“per quella data saranno disponibili le formulazioni pediatriche". Locatelli ha poi tenuto a precisare che è inappropriato dire che sulle somministrazioni ai più piccoli si è deciso "troppo in fretta".

Locatelli: "Ecco perché aspettiamo le formulazioni pediatriche"

Come anticipato dallo stesso Locatelli, si starebbe intanto ragionando "per creare delle aree pediatriche preposte alle inoculazioni negli hub". Le iniezioni under 11 dovrebbero quindi avere inizio il 23 dicembre. Anche se il coordinatore ha precisato che potrebbero cominciare qualche giorno prima o qualche giorno dopo. Tutto dipenderà da quando saranno disponibili le formulazioni pediatriche, Da tenere presente che la dose per la fascia di età 5-11 anni è di un terzo, 10 microgrammi, rispetto alla dose per i soggetti adulti. "Si è proprio voluto evitare il prelievo dalle fiale degli adulti, perché avrebbe creato situazioni in qualche modo aleatorie, per questo si è preferito aspettare la disponibilità di formulazioni pediatriche” ha spiegato Locatelli che ha anche affrontato il tema della variante Omicron, sostenendo che preoccuparsi è eccessivo.

Secondo il presidente del Consiglio superiore di Sanità è importante né sottovalutare né drammatizzare. "Tutto ci fa ipotizzare che sia più contagiosa. Dobbiamo capire se ci sia una maggiore patogenicità, ma sembrerebbe di no, anche se la popolazione del Sudafrica è più giovane rispetto a quella italiana. Quindi va valutato accuratamente con studi rigorosi". Come spiegato da Locatelli i soggetti vaccinati sono protetti. A oggi nessuna variante si sarebbe dimostrata resistente all'effetto dei vaccini in uso. Sembra però che la terza dose per contrastare anche questa variante sia necessaria.

I vaccini in uso sono efficaci

Per quanto riguarda un eventuale aggiornamento dei vaccini, l'esperto ha spiega: "Sarei cauto, ma quelli che abbiamo sono largamente efficaci". Ha quindi ribadito che la terza dose anche per fronteggiare la variante Omicron “è assolutamente necessaria.

Da somministrarsi completati i cinque mesi dalla somministrazione serve sia per ripristinare il massimo dell'efficacia della protezione immunologica conferita dal vaccino, ma anche per ridurre la circolazione virale. In questo senso paradigmatico è il caso di Israele, dove con la somministrazione della dose booster hanno riportato largamente sotto controllo il numero di nuovi casi”.

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