Locri, cinque medici indagati per la morte di un paziente

Il primario di pneumologia e altri quattro colleghi non avrebbero individuato e curato da subito la patologia dell'uomo morto pochi giorni dopo il ricovero

Locri, cinque medici indagati per la morte di un paziente

Aveva 53 anni Giuseppe Galea, professore di Siderno (Comune in provincia di Reggio Calabria) appassionato di mountain bike che la notte tra il 23 e il 24 gennaio scorsi fu portato nel pronto soccorso dell'ospedale di Locri, un altro Comune in provincia di Reggio Calabria per dei forti dolori al torace e tosse. È morto il 4 Febbraio dopo una lunga degenza nel reparto di Pneumologia. Oggi ad essere indagati, a conclusione dell'investigazione da parte della procura di Locri, cinque medici del nosocomio. A darne notizia è il quotidiano regionale "La Gazzetta del Sud".

Finiti nel registro degli inquisiti il direttore della struttura ospedaliera di pneumologia dell'ospedale Domenico Calabrò, e altri quattro medici: Giorgio Cotrona, Domenico Niceforo, Antonio Staltari e Giuseppe Varacalli. Sarebbero stati loro a causare la morte del paziente per il sostituto procuratore di Locri che ha condotto le indagini, secondo quanto si legge sulla Gazzetta.
Il professore era stato portato al pronto soccorso per dei forti dolori addominali e tosse, come detto. Quella stessa notte è stato poi ricoverato in pneumologia fino al giorno del suo decesso, il 4 febbraio.

In un'intervista rilasciata dal fratello della vittima alla Gazzetta, pare che Galea durante il ricovero non fosse mai visitato dal primario e che non ci fosse un consulto tra lui e gli altri quattro medici del reparto. Tanto che la sera stessa del decesso i familiari del paziente hanno denunciato ai carabinieri di Locri l'accaduto.

Dopo l'esame autoptico del corpo è venuto fuori che la morte dell'ex professore è stata causata "dall'imperizia, dall'imprudenza e dalla negligenza" dei cinque medici che avrebbero sottovalutato la patologia del paziente. Si trattava infatti di una broncopolmonite batterica che pare non sia stata curata a dovere.

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