Il Comune di Locri si costituirà parte civile nel processo a carico di 13 suoi dipendenti indagati a vario titolo per assenteismo. Lo annuncia all'AGI il sindaco Giovanni Calabrese, dopo la notifica, avvenuta stamane, da parte dei carabinieri, degli avvisi di conclusione delle indagini a carico di 11 impiegati attualmente in servizio e di due andati, nel frattempo, in pensione. I fatti contestati riguardano il periodo 2016-2017. Fu lo stesso Calabrese a segnalare alla Procura di Locri il comportamento anomalo di alcuni dipendenti che si trovavano senza permesso lontano dal posto di lavoro in orario d'ufficio. Le indagini furono svolte in una prima fase dalla guardia di finanza e poi dai carabinieri. "Ho preso l'iniziativa - spiega il primo cittadino - dopo aver constatato alcune assenze sospette, verificatesi ripetutamente. Mi sono trovato in condizioni paradossali, praticamente ero solo in ufficio. Dovetti inviare ironicamente una lettera a Gesù tramite i media perché mi risolvesse il problema". Gli accertamenti hanno riguardato metà dei lavoratori del Comune. Per 13 di loro sono scattate le denunce. "Si tratta - aggiunge il sindaco - di situazioni certamente non edificanti. Chi è indagato avrà modo di difendersi nelle sedi opportune. Io, però, devo garantire alla cittadinanza i servizi e insieme a me deve farlo la macchina comunale, che è pagata dagli stessi cittadini.
Spero che quanto si sta verificando sia da monito per tutti".A renderlo noto, su Facebook, la notifica degli avvisi di garanzia ai dipendenti del Comune è stato lo stesso sindaco Giovanni Calabrese ricordando la sua denuncia e il successivo avvio dell'inchiesta.
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