Loris, la svolta nelle indagini: un video smentisce la madre

Quando la donna esce di casa, sull'auto sale solo il figlio più piccolo. Loris torna da solo a casa. Perquisita la casa

Loris, la svolta nelle indagini: un video smentisce la madre

Spunta un video che potrebbe anche essere una svolta nelle indagini. Nel mare magnum di filmati, che potrebbero ricostruire i drammatici fatti che hanno portato alla morte del piccolo Andrea Loris Stival, ci sono alcuni frame che smentiscono la ricostruzione rilasciata dalla madre Veronica Panarello agli inquirenti. Il video, di cui dà conto il Corriere della Sera in esclusiva, parla chiaro: in macchina per andare a scuola, Loris non c'è mai.

Sono le 8 e un quarto. Veronica esce di casa con i due figli. Ma solo il più piccolo sale in auto. Loris, invece, torna indietro verso casa. C'è una telecamera a immortalare la scena: inquadra il bambino proprio mentre si allontana dall'auto della madre. Che, incurante, mette in moto e va verso la scuola con a bordo solo il più piccolo. "Lui e la madre hanno discusso", rivelano fonti investigative. Una dato che, secondo i cronisti del Corsera Antonio Castaldo e Giusi Fasano, gli inquirenti avrebbero dedotto analizzando il filmato. "Questi frame individuati dai carabinieri - spiegano - potrebbero essere cruciali per chiarire il giallo del 'bambino invisibile', del fatto cioè che Loris Andrea non appare mai nei video che riprendono l’auto della madre con il figlio piccolo a bordo per la strade di Santa Croce Camerina".

Subito dopo la morte del piccolo Loris, gli uomini dell’Arma si sono messi a setacciare indizi dai video registrati dalle telecamere della zona. Al loro fianco gli specialisti del Ros, gli investigatori della Squadra Mobile di Ragusa e lo Servizio centrale operativo da Roma. Al vaglio ci sono 4 terabyte di immagini girate da ben quarantadue telecamere piazzate lungo il tragitto da casa Stival alla scuola. Ed è stato proprio analizzando questa valanga di dati che gli inquirenti hanno iniziato a smontare la versione della madre. Versione che sin dall'inizio ha scricchiolato in più punti.

Veronica ha sempre raccontato di aver accompagnato il figlio fino a un incrocio vicino alla scuola. Secondo la ricostruzione fatta agli inquirentim si sarebbe fermata a pochi passi dalla guardia medica. Qui avrebbe, poi, aspettato finché il bambino non è entrato alla scuola elementare e solo allora ha accompagnato il figlio più piccolo in una ludoteca. Adesso, però, l'incongruenza diventa una contraddizione. E, probabilmente per andare a fondo, poliziotti e carabinieri si sono ripresentati oggi pomeriggio a casa Stival, perquisita per circa tre ore.

"Oltre al fascicolo a carico di ignoti c’è l’iscrizione nel registro degli indagati di una persona ma per adesso non possiamo dire chi sia", ha detto il procuratore di

538em;">Ragusa, Carmelo Petralia, precisando che "non si sta indagando nei confronti di una specifica persona", ma che "si tratta di atti specifici di polizia giudiziaria per l’acquisizione di elementi che potrebbero rivelarsi utili al proseguimento delle indagini".

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