La situazione epidemiologica del Paese inizia a farsi preoccupante a detta degli esperti, che ammettono che si sia perso il controllo sul sistema di tracciamento dei contagi nel Paese. Impossibile, quindi, individuare l'origine delle nuove positività con il risultato che si assiste a un incremento massiccio dei contagi. Di conseguenza, si rischia di tornare a un sovraccarico di ospedali e terapie intensive. Vincenzo De Luca nei giorni scorsi ha deciso di chiudere le scuole per provare a rompere le catene dei contagi. La sua decisione è stata contestata perché non sarebbe stata presa in concordanza con i numeri e i dati dei reali contagi all'interno dell'ambito scolastico. Ma il quotidiano Domani, in un articolo in edicola oggi, rivela come il ministero dell'Istruzione non abbia ancora realmente prodotto dati affidabili sui contagi scolastici, a differenza di quanto affermato a più riprese dal ministro Lucia Azzolina.
"A più di un mese dall'apertura delle scuole, il ministero dell'Istruzione ha sistematicamente fallito nel produrre qualsiasi tipo di dato affidabile su come il contagio si stia diffondendo nel nostro sistema scolastico", si legge nel pezzo. Nell'articolo si accusa il ministero di aver finora reso pubblici dati "vaghi, incompleti e del tutto insufficienti". Queste sono le informazioni a disposizione dell'opinione pubblica ma anche delle autorità, che su queste dovrebbero basare le loro decisioni. Domani, quindi, ha interpellato il ministero dell'Istruzione per avere delucidazioni sulle metodologie di raccolta e sul tipo dei dati e la risposta ottenuta è stata sconcertante. "I numeri che la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina ha diffuso fino a oggi come se fossero il frutto di un sistematico monitoraggio scientifico, sono in realtà il risultato di comunicazioni di singoli dirigenti scolastici elaborati in maniera statistica. Si tratta, in poche parole, di semplici questionari", denuncia il quotidiano Domani.
Ciò significa che pare non esistano evidenze scientifiche sui dati forniti da Lucia Azzolina, che fino a poco tempo fa dichiarava una percentuale di contagi in ambito scolastico dello 0,008%.
Il Ministero si sta affidando alla buona volontà dei presidi che, di quando in quando, inviano i questionari compilati che, quindi, non possono rappresentare un campione statistico valido per elaborare i dati diffusi. "Io guardo i dati più che l’emotività e i dati dicono che le scuole sono posti più sicuri di altri posti del Paese", ha dichiarato Lucia Azzolina criticando la scelta di Vincenzo De Luca.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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