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M5s : "Un colpo ci vuole", bufera su ex candidato sindaco di Catania

Il consigliere comunale Giovanni Grasso, è stato denunciato a causa di una telefonata in cui parla di come mettere a tacere la capogruppo M5s Lidia Adorno

 M5s : "Un colpo ci vuole", bufera su ex candidato sindaco di Catania

Chat e accuse incrociate. C’è agitazione all’interno del Movimento 5 stelle a Catania, dopo alcune telefonate registrate e finite nelle chat del Movimento. L’ex candidato sindaco di Catania e consigliere comunale 5 stelle, Giovanni Grasso, potrebbe essere espulso dal gruppo consiliare, denunciato ai probiviri e alla Procura di Catania a causa di una telefonata in cui parla con il vicesindaco, Roberto Bonaccorsi, di come mettere a tacere la capogruppo M5s Lidia Adorno, entrata in contrasto con lo stesso Bonaccorsi.

Grasso era stato il candidato sindaco M5s alle scorse amministrative a Catania, designato dal Movimento per appena un voto nella consultazione interna ai 5 stelle. Non è stato eletto sindaco, ma la sua candidatura lo ha portato a Palazzo degli Elefanti, sede del Municipio di Catania, come consigliere assieme ad altri cinque rappresentanti di M5s.

Per il docente del Liceo Musicale erano scesi in campo, alle ultime amministrative, tutti i principali big nazionali, a partire dal senatore Mario Giarrusso. Alla base della bufera, pare ci sia una conversazione che sarebbe nata all'indomani di una seduta di Consiglio comunale richiesta proprio dal M5S, all'interno della quale si sarebbero fatti nomi e dati giudizi su alcuni attivisti. Grasso e il vicesindaco nella loro conversazione, finita casualmente in una chat, ricordano la seduta del consiglio comunale dello scorso 20 maggio, in cui Bonaccorsi aveva affermato di essere pronto a querelare la Adorno. Una linea che Grasso mostra di approvare. Bonaccorsi, riferendosi alla capogruppo M5s, dice a Grasso “l’antappano al muro” (la sbattono al muro) e, successivamente, Grasso pronostica: "Questa (la Adorno, ndr) non la finirà”, aggiungendo “a questa o ci date aiuto o non la finisce perché non lo capisce”. Ed è a questo punto che il vicesindaco Bonaccorsi dice “ci vuole il colpo giusto”. Grasso acconsente: “Il colpo giusto ci vuole, è cosi”. La Adorno ha recentemente intrapreso un’attività ispettiva, presentando un’interrogazione, sull’appalto per la pulizia e manutenzione dei bagni comunali: secondo quanto sostenuto dall’esponente M5s, un costo di 930.000 euro l’anno per le casse comunali, a fronte di soli nove wc.

Ad attaccare adesso Grasso è il senatore Mario Giarrusso: "Non so come questa telefonata sia finita nelle nostre chat, di certo è un linguaggio vergognoso e violento, inaccettabile - dice - abbiamo chiesto ai probiviri l'espulsione di Grasso, che sarà denunciato anche in procura. Faremo una conferenza stampa per spiegare perché l'azione della Adorno dà fastidio".

Secondo quanto si apprende

dall’AGI, Grasso è avviato all’espulsione e il Movimento 5 stelle di Catania entro fine settimana convocherà sul suo caso una conferenza stampa a Palazzo degli Elefanti con tutti i consiglieri comunali e i parlamentari catanesi.

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