Resta altissima l'allerta per l'ondata di maltempo che sta funestando il Nord Italia dalla giornata di venerdì 2 ottobre. Nella notte, un vigile del fuoco volontario di Arnad (Valle d'Aosta) è morto durante un'operazione di soccorso. Sono state ritrovate 21 delle 22 persone disperse sul Col Tenda; le ricerche si stanno concentrando sull'ultimo superstite rimasto. Sempre in Piemonte, intorno all'ora di pranzo è crollato nel Novarese il ponte di Romagnano Sesia.
Ritrovati 21 su 22 dispersi in Piemonte, morto un 36enne
Sono stati ritrovati 21 dei 22 dispersi nel cuneese a causa dell'ondata di maltempo che ha colpito il Piemonte nello scorse ore. I 21 dispersi sul Col di Tenda sono vivi e stanno bene. Si tratta di 19 italiani e 2 tedeschi rimasti bloccati a Vievola, in Val Roya, sul fronte francese, e ora è iniziato il loro recupero da parte di Vigili del fuoco, Guardia di Finanza e Soccorso alpino. Sono state avvisate tutte le famiglie. E' stato recuperato nel pomeriggio sul greto del fiume Sesia il corpo del 36enne di Quarona che questa notte era caduto con la propria auto nel fiume. Il fratello di 21 anni che era con lui è riuscito a salvarsi aggrappandosi ad alcuni rami. L'allarme era stato lanciato nelle prime ore di questa mattina quando è trapelata la notizia di due fratelli travolti dalla piena del fiume sul versante francese. Intanto, in Val Sesia a causa delle forti piogge è finita sott’acqua la strada provinciale sulla sponda destra del Sesia tra Doccio e Crevola. La circolazione ferroviaria tra Vercelli e Novara, sulla linea storica della Torino-Milano, è stata interdetta al traffico per il rischio di frane. Più di 800 gli interventi dei vigili del fuoco in zona; a Vercelli sono stati tratti in salvo 6 camperisti.
Il presidente Mattarella: ''Sono vicino alle famiglie colpite''
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio per testimoniare la sua vicinanza al territorio, duramente colpito dal maltempo delle scorse ore. Il governatore ha informato il Capo dello Stato della situazione che, seppur più contenuta nell’estensione, mostra danni alle aree colpite maggiori e più gravi di quelli causati dalla terribile alluvione del 1994. ''Le parole e la vicinanza del presidente della Repubblica, - ha osservato Alberto Cirio -sono un sostegno molto importante in queste ore difficili. Il suo pensiero è stato per tutti i cittadini travolti da questa calamità, per i sindaci e le istituzioni che stanno affrontando la situazione, per le persone disperse e le squadre delle forze dell’ordine, della Protezione civile e dei volontari impegnate ininterrottamente da stanotte nella loro ricerca e nel portare soccorso al territorio''.
Morto un vigile del fuoco in Valle d'Aosta
La Presidenza della Regione Valle d'Aosta informa che sono numerosi gli interventi del sistema di Protezione civile della Valle d'Aosta a fronte della situazione maltempo in atto. L'evento più grave ad Arnad, dove a causa della caduta di un albero per il forte vento, è morto un vigile del fuoco volontario. Al momento risultano chiuse la SR 44 a Gaby, per il crollo del ponte sulla regionale e esondazione del torrente Niel, la SR 30 a Ollomont per caduta piante, la SR 2 di Hône per Champorcher, a causa di caduta massi e acqua sulla carreggiata, la SR 47 di Cogne per esondazione del torrente a Epinel, da poco riaperta, la SR 36 da Nus a Saint-Barthélemy per caduta piante, la SR 44 a Gressoney -Saint-Jean per esondazione. I mezzi di soccorso sono comunque in grado di transitare.
Crollato il ponte di Romagnano Sesia
Intorno all'ora di pranzo è crollato il ponte di Romagnano Sesia, in provincia di Novara, a causa dell'ondata di maltempo che ha colpito la Valsesia. Il passaggio, chiuso in via precauzionale dalla serata di ieri, venerdì 2 ottobre, era stato riaperto a mezzogiorno di quest'oggi salvo poi sprofondare nel fiume attorno alle 13.30. In azione le squadre dei vigili del fuoco e della Protezione civile per accertare che al momento del disastro non vi fossero veicoli in transinto. A dare notizia della caduta del ponte è stata la Provincia di Vercelli, nonostante il viadotto fosse di competenza della Provincia di Novara. Ad ogni modo, al momento, non risulterebbero feriti o dispersi.
Esondato il Roya a Ventimiglia
Piogge intense e temporali forti si sono abbattuti nella notte in Liguria dov'è il governatore Giovanni Toti ha diramato l'allerta meteo di livello rosso su tutto il territorio con l'esclusione del settore centrale, Genova e provincia, in allerta arancione. I rovesci di maggiore intensità si sono riversati, in particolare, su Ponente e Levante ligure. A Ventimiglia il fiume Roya è uscito dagli argini all'altezza della passerella Squarciafichi. In centro si segnalano allagamenti e auto sommerse nella frazione di Torri dove a straripare è stato un torrente affluente del Roya. Sul Roya gli alti livelli di precipitazioni hanno fatto registrare alla stazione idrometrica di Airole oltre 8 metri sullo zero idrometrico, uno dei massimi storici. Nell'imperiese a Badalucco criticità e allagamenti si sono registrati per l'esondazione del torrente Argentina. Venti di burrasca hanno toccato coste e rilievi, con raffiche fino 97 km/h a Genova in località Punta Vagno, 125 km/h sul Colle di Cadibona nel savonese e 190 km/h a Fontana Fresca. A Genova ieri sera proprio il vento ha scoperchiato abbattendola la tensostruttura che copriva le piscine del quartiere di Albaro. "Nelle prossime ore - spiegano da Arpal - data la prevista persistenza delle precipitazioni, le portate dei corsi d'acqua saranno ancora in crescita; successivamente anche nel resto della regione saranno possibili criticità soprattutto nei bacini interessati dalle piene di ieri mattina''.
A Venezia attivato il Mose
A Venezia è iniziata alle 8,54 la procedura di sollevamento delle dighe del Mose alle tre bocche di porto della laguna per contrastare l’arrivo dell’alta marea il cui picco massimo è previsto a 135 cm a mezzogiorno. Dopo la chiusura effetto delle paratoie alzate, si è fermata la crescita della marea in laguna. Il livello dell’acqua è cresciuto in maniera costante dai 70 centimetri delle 9 (misurazione a Punta della Salute) ai 74 delle 9.20, fino ai 77 delle 9.40, iniziando poi a calare e a stabilizzarsi attorno ai 70 centimetri. Alle 10.20 il centro maree del Comune di Venezia misura 68 centimetri.
A Milano, sotto controllo Seveso e Lambro
Lavoro intenso dei vigili del fuoco di Milano per le forti piogge e il vento che ha colpito la città e gran parte del Nord Italia nelle ultime 24 ore. Gli acquazzoni ripetuti hanno fatto cadere molti alberi e piante: dalla centrale operativa dei vigili del fuoco spiegano che le squadre sono ancora al lavoro su piccoli interventi, nonostante il maltempo in mattinata si sia placato. I sottopassi e i due fiumi cittadini, Seveso e Lambro, sono sotto controllo anche se, spiega l'assessore comunale Marco Granelli, i loro livelli "sono in graduale aumento per le piogge intense che ci sono state e stanno continuando soprattutto a nord". Al momento sono comunque "sono in graduale aumento per le piogge intense che ci sono state e stanno continuando soprattutto a nord".
Le previsioni per domani e la prossima settimana
L'ondata di maltempo non si arresterà nelle prossime 24 ore. Stando a quando si apprende dal portale dell'Aeronautica anche per la giornata di domenica 4 ottobre sono previste precipitazioni abbondanti e persistenti, a prevalente carattere temporalesco, su Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna occidentale e su Toscana settentrionale. Le precipitazioni assumeranno carattere di eccezionalità in Liguria, Piemonte, Valle d'Aosta e Lombardia dove soffieranno venti molto forti con raffiche fino a burrasca. Nelle prossime 36 ore, invece, il maltempo si sposterà verso il Centro-Sud dove, in particolare su Marche, Umbria, Marche e Lazio, sono attese piogge di media-elevata intensità. Rischio di mareggiante, invece, sul versante tirrenico, specie in Puglia e Sicilia.
A partire da martedì prossimo, l'allerta dovrebbe rientrare ma un flusso di correnti umide sudoccidentali potrebbero determinare una certa instabilità sulle regioni tirreniche centro-settentrionali, in Sardegna e tra Alpi e alta Val Padana centro-orientale, dove si avranno ancora alcuni rovesci sparsi. Andrà meglio invece al Sud e sulle regioni adriatiche, nonché sulla bassa Val Padana, dove maggiori saranno le occasioni di sole.
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