Centinaia di italiani sono bloccati all'estero e non si sa quando potranno far rientro in Italia: è questa la situazione che si è venuta a creare dopo il taglio dei voli da e per l'Italia a causa della diffusione del Coronavirus.
Italiani bloccati in Spagna
Come riporta Repubblica.it, i problemi maggiori si registrano in Spagna a causa della contemporanea cancellazione delle tratte aeree da parte di Alitalia, Ryanair ed Easyjet. L'unica ipotesi percorribile in questo momento è il rientro via mare. "Ci hanno detto che, forse, l'unica opportunità per poter rientrare in Italia nei prossimi giorni è una nave da Barcellona a Civitavecchia che la Grimaldi si sarebbe resa disponibile ad effettuare", ha raccontato Teresa Onorato, ricercatrice e docente all'università di Madrid che vive in Spagna da 12 anni ma che da ieri sta cercando di capire come far rientrare in Italia sua madre che era andata a trovarla.
Il rientro in nave
"Siamo allibiti, nessuno sa darci risposte a cominciare dal consolato italiano al cui numero risponde un call center che non è in grado di dare alcuna informazione se non dirci di guardare online le pagine delle varie compagnie aeree e verificare se qualcuno fa ancora voli - ha continuato la docente - Ci hanno detto che per l'Italia non c'è alcun problema per il rientro a casa dei connazionali, ma se gli altri Paesi chiudono i voli come dovrebbero tornare? Dalla Farnesina ci hanno detto della possibilità di una nave ma non ci hanno saputo dare nessuna indicazione su come e quando avere informazioni. Mia madre è fortunata perchè può stare a casa, ma chi si trova in vacanza come dovrebbe fare? Sostenere le spese per rimanere all'estero a tempo indeterminato?".
Odissea dall'Austria
Il problema non riguarda soltanto la Spagna: un gruppo di connazionali è rimasto bloccato in Austria dopo la cancellazione di un volo dietro l'altro e per l'interruzione del collegamento ferroviario a causa delle misure anti-contagio messe in atto dagli austriaci per blindare la frontiera con l'Italia. Il Brennero rimane chiuso ed un treno diretto ad Udine, pieno di italiani, ha cambiato destinazione in corsa.
"Volevano farci scendere a Villach, poi hanno fatto terminare il viaggio a Tarvisio ma la direttiva era che il treno non avrebbe dovuto superare il confine italiano. Una volta lì, ci hanno preso e portato con un pullman fino ad Udine. Nessuno aveva informazioni, né l'ambasciata né il consolato italiano a Vienna. Eravamo abbandonati a noi stessi", ha raccontato Jennifer, studentessa di 16 anni. Per lei e la sua famiglia il viaggio di ritorno dall'Austria, cominciato alle 12 di ieri, non si è ancora concluso perchè la destinazione finale è Reggio Calabria.
Enormi problemi anche per un altro gruppo di italiani, sempre di rientro dall'Austria e sempre per la città calabrese dello stretto: dopo la doppia cancellazione delle tratte Vienna-Malpensa e Malpensa-Lamezia Terme e perduti tutti i soldi, hanno fatto fronte comune con la famiglia della giovane Jennifer rivolgendosi all'ambasciata italania a Vienna, dove sono stati "rimbalzati" al consolato "dove però nessuno sapeva niente, né poteva
assicurarci niente - ha affermato la ragazza - C'era gente di Catania, Firenze, Verona, Napoli, tutti con lo stesso problema. Abbiamo protestato ed una funzionaria ci ha detto di cercare mezzi alternativi per tornare in Italia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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